L'Arabia Saudita aumenterà la sua produzione di petrolio di 200.000 barili al giorno in luglio, rispondendo alla richiesta dei suoi clienti. Lo ha annunciato il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, in visita domenica nel regno.
«I Sauditi hanno risposto con senso di responsabilità alla richiesta dei loro clienti. Avevano già aumentato la produzione di 300.000 barili al giorno in giugno. L'ulteriore aumento porterà a una quota di 500.000 barili al giorno in più in soli due mesi», ha spiegato Ban, citando il ministro saudita del petrolio, Ali al-Nouaimi.
L'incremento porterà la produzione dell'Arabia Saudita dai 9,45 milioni di barili al giorno attuali a 9,75. Re Abdallah dell'Arabia Saudita aveva affermato di ritenere che i prezzi del petrolio siano «elevati in modo anormale» e che era pronto a fare tutto quello che è in suo potere per ricondurli a «livelli ragionevoli». Ban aveva a sua volta precisato di aver parlato diffusamente con il re del legame che esiste tra i prezzi del petrolio, la crisi alimentare mondiale e i cambiamenti climatici.
Nel corso della sua visita di 24 ore su invito delle autorità saudite, Ban Ki-moon ha incontrato anche il ministro degli esteri Saud Al-Faysal e il principe ereditario, nonché ministro della difesa, Sultan ben Abdel Aziz. Terminata la visita, il segretario generale dell'Onu è partito per Londra dove è arrivato domenica sera. Ban Ki-moon parteciperà oggi, lunedì, nella capitale britannica alle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della creazione dell'Organizzazione marittima internazionale, la cui sede si trova a Londra.
