ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

Telecom, il cda approva gli impegni con l'Autorità sulla rete

di Carmine Fotina

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
20 GIUGNO 2008
Alierta: nessun takeover in vista (di Giovanni Vegezzi)

Pronti gli impegni di Telecom Italia per l'apertura della rete di telefonia fissa. Ieri il cda ha dato il via libera alla proposta, consegnata già in serata all'Authority per le comunicazioni.
Si tratta di impegni vincolanti, ai sensi del regolamento 131/08 dell'Autorità, per garantire maggiore trasparenza e parità di "input"ai concorrenti che accedonoall'ultimo tratto della rete Telecom per raggiungere gli utenti. Per il gruppo, che ieri ha ufficializzato anche il nome del nuovo direttore finanziario (Marco Patuano subentrerà a Enrico Parazzini, come anticipato ieri da Il Sole 24 Ore), gli impegni sono un passo avanti «verso una stagione più aperta alle libere iniziative di mercato e all'innovazione ».

Il dossier è giunto all'Authority entro i termini per chiudere una serie di procedimenti per un ammontare teorico di sanzioni pari a 100 milioni di euro. La principale novità è quella anticipata dal Sole 24 Ore dell'11 giugno e riguarda l'aggiornamento dell'attuale assetto della divisione Open Access. La proposta è quella di costituire un organismo di garanzia con membridi Telecom ma anche con esponenti indipendenti sulla cui nomina sarà coinvolta l'Autorità. Sono previste anche garanzie sul codice di comportamento del personale di Open Access e sul sistema di obiettivi e incentivi. Era questa una delle principali richieste del presidente dell'Agcom Corrado Calabrò, oltre ad essere una delle caratteristiche di Openreach, la struttura di rete di Bt considerata un modello regolamentare da imitare. Per il resto gli impegni (nuovi processi di attivazione e gestione dei clienti all'ingrosso,informazioni sull'evoluzione tecnologica della rete) sembrano lontani dalla separazione funzionale all'inglese e somigliano di più semmai a un rafforzamento della separazione amministrativa già prevista dall'Autorità con la delibera 152 del 2002.

La soluzione soft ha del resto agevolato l'assenso del consiglio in cui, non va dimenticato, sono presenti Cesar Alierta e Julio Linares, top manager di Telefonica che sulla separazione della rete dai servizi commerciali è sempre stata molto critica. A rendere tutto meno complicato è anche la concreta prospettiva che le nuove analisi di mercato dell'Autorità tengano conto delle conseguenze del progetto sull'assetto competitivo. In altre parole, Telecom conta sulla deregulation delle offerte a pacchetto, su minori vincoli di replicabilità all'ingrosso, su una progressiva deregolamentazione che possa tener conto del diverso grado di concorrenza nelle differenti aree del Paese, su un adeguamento del canone all'ingrosso per l'accesso all'ultimo miglio ( oggi a 7,8 euro mensili).
E poi, soprattutto, c'è il grande capitolo della rete di nuova generazione. Bernabè e Galateri hanno pazientemente lavorato su questo fronte, anche insieme al garante Calabrò che ha "suggerito" al Governo parte delle misure per la banda larga entrate nella manovra. Ci sono la semplificazione delle procedure e 800 milioni contro il digital divide, ma non solo. Le norme potenzialmente più interessanti sono altre: le reti di tlc entrano tra le priorità della nuova cabina di regia dei fondi Fas e fondi Ue del Qsn; si aggiungono ai settori di intervento del fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti e, benché non siano direttamente menzionate, potrebbero rientrare nel raggio d'azione dei fondi di investimento pubblico-privato che nasceranno con apposito decreto del ministero dello Sviluppo. Una potenziale cornice di interventi pubblici molto ampia.

Quanto alle regole, gli impegni non trascurano la futura evoluzione del network in fibra ottica ma in questo campo il gruppo vorrebbe adeguate garanzie per il ritorno degli investimenti, ad esempio un ritocco all'insù del wacc (costo medio ponderato del capitale, oggi di poco superiore al 10%). Mercoledì Bernabè spiegherà a Calabrò e ai commissari i contenuti della proposta:l'Autorità potrebbe approvarla subito oppure chiedere integrazioni. Nel primo caso scatterà una consultazione pubblica con i concorrenti. Il 15 luglio ci sarà la Relazione del garante al Parlamento, prima vetrina del possibile accordo.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.