Presentato a Londra il piano strategico 2009-2012. Rafforzamento nella leadership europea nel mercato del gas. Investimenti a 48,8 miliardi, in lieve calo rispetto a quanto programmato nel periodo 2008-2011. Raffinazione: obiettivo al 2012 è l'aumento dell'Ebit di 400 milioni
Eni ha chiuso il 2008 con un utile netto consolidato in crescita del 7,7% a 10,2 miliardi, mentre nel quarto trimestre è risultato in flessione del 27,4% a 1,94 miliardi. Stabile rispetto all'esercizio precedente il dividendo proposto a 1,30 per azione di cui 0,65 già distribuiti come acconto. Il saldo del dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 21 maggio con stacco cedola il 18 maggio. Buona la reazione degli investitori: titolo premiato in Borsa dopo la presentazione del piano strategico 2009-2012, con guadagni superiori al 2 per cento al giro di boa di metà seduta.
«Il 2008 - ha commentato l'amministratore delegato Paolo Scaroni - è stato un anno eccellente in termini economici e operativi. Nell'esplorazione e produzione siamo cresciuti più dei nostri peers. Nel settore gas & power, attraverso l'acquisizione di Distrigaz, abbiamo consolidato la nostra leadership in Europa. Guardando al futuro, Eni farà fronte alla recessione internazionale continuando a crescere e garantendo agli azionisti ritorni al top del settore».Quanto alla cessione da parte di Eni a Snam Rete Gas di Stogit e Italgas consentirà al gruppo «estrarrà sinergie e darà visibilità nel settore dei business regolati e non. Faremo fiorire il valore di questi beni per i nostri azionisti».
Il gruppo Eni prevede di aumentare la produzione di idrocarburi e i volumi venduti di gas nel mondo nel 2009. Mentre le vendite di prodotti petroliferi nella rete in Italia e nel mondo saranno in flessione. Lo scenario Eni assume un prezzo del Brent su base annua di 43 dollari al barile, crescita zero della domanda europea di gas e margini di raffinazione in flessione.
In crescita del 3,5% a livelli record la produzione di idrocarburi che si è attestata a 1,797 milioni di barili equivalenti al giorno «per effetto del contributo degli asset acquisiti nel Golfo del Messico, Congo e Turkmenistan (+62 mila barili/giorno) e della crescita registrata in Angola, Congo, Egitto, Pakistan e Venezuela.
Le vendite di gas nel mondo sono risultate pari a 104,23 miliardi di metri cubi, in aumento del 5,3% «per effetto dell'incremento delle vendite internazionali (+19,9%) dovuto al contributo dell'acquisizione di Distrigaz e alla crescita organica registrata sui mercati europei, nonchè alle favorevoli condizioni climatiche del primo trimestre. Questi effetti sono stati parzialmente compensati dalla performance negativa del mercato Italia (-5,8%)».
Il consiglio di amministrazione Eni, ha deliberato l'emissione di uno o più prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro, da emettersi in una o più tranche entro il 12 febbraio 2010. Le emissioni, si legge in una nota, perseguono l'obiettivo di un migliore equilibrio tra l'indebitamento a breve e a medio/lungo termine di Eni.
Il piano strategico 2009-2012
Eni, presentando il piano strategico alla comunità finanziaria a Londra, ha confermato la strategia di crescita della produzione di idrocarburi con un tasso di incremento medio annuo del 3,5% nel periodo 2009-2012. La strategia di crescita è basata sui programmi di sviluppo per linee interne ed è accompagnata da un tasso di rimpiazzo delle riserve prodotte del 130 per cento. Oltre il periodo considerato dal piano, il gruppo prevede di mantenere un elevato tasso di crescita produttiva, con un incremento medio annuo del 3% fino al 2015. Nel 2012 la produzione di idrocarburi supererà i 2 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno, considerando uno scenario di 55 dollari al barile. Nel 2009 la produzione sarà superiore a 1,8 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno allo scenario di 43 dollari al barile.
La crescita sarà focalizzata su tre aree strategiche principali: Africa, Paesi Ocse e Asia centrale/Russia. In queste aree saranno concentrati oltre il 90% della produzione e degli investimenti al 2012. Eni manterrà una crescita costante anche in condizioni di scenario maggiormente penalizzanti, grazie alla focalizzazione sulle attivita convenzionali e alla qualita del portafoglio di progetti, caratterizzato dall'esposizione ad aree con bassi costi di esplorazione e produzione e dalla presenza di progetti di grande dimensione con benefici di scala. Nell'arco del quadriennio di riferimento del piano, Eni mettera in esercizio nuova produzione per oltre 0,5 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno, di cui l'85% relativa a progetti che risultano economici anche con uno scenario futuro inferiore ai 45 dollari al barile.
Gas & Power
Eni rafforzerà la propria leadership nel mercato europeo del gas naturale, dove vanta un posizionamento competitivo unico grazie alla diversificazione e alla dimensione dei propri contratti di fornitura a lungo termine di gas e all'accesso a un ampio sistema di infrastrutture e portafoglio clienti. Eni, malgrado il ridimensionamento delle aspettative di crescita dei consumi di gas in Europa, punta ad aumentare le proprie vendite internazionali di gas ad un tasso medio annuo del 7%, anche grazie al contributo di Distrigas, fino a raggiungere i 124 miliardi di metri cubi di vendite totali entro il 2012. Oltre ad aumentare la propria quota di mercato nei principali Paesi europei, Eni incrementerà le vendite negli Stati Uniti, grazie alla valorizzazione del gas prodotto nel Golfo del Messico e alle forniture di gas naturale liquefatto. Nei quattro anni di piano Eni prevede di conseguire in G&P un Ebidta pro-forma adjusted complessivo di 20 miliardi di euro, superiore di un miliardo rispetto all'obiettivo fissato nel precedente piano, grazie alla crescita di risultato delle attivita regolate e all'espansione dei mercati internazionali.
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