Tanta dignità. E soprattutto una proposta di conciliazione rivolta all'associazione delle banche (Abi) nella vicenda Lehman Brothers. Miracolo della Rete. Che ha riunito 300 persone, in tutt'Italia, gabbate dalle obbligazioni della defunta banca d'affari Usa. Risparmiatori, titolari di complessivi 20 milioni di euro in bond, che hanno messo in comune competenze e informazioni: tutto rigorosamente online. Hanno costituito un comitato (Airolb, che sta per Associazione italiana risparmiatori obbligazionisti Lehman Brothers), un sito web e sono riusciti a convincere anche una senatrice, Maria Leddi Maiola del Pd, a presentare un'interrogazione al ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il loro portavoce è un battagliero professore di storia, originario di Trecate, in provincia di Novara. Roberto Fortina, 50 anni, insegna in un istituto tecnico: «Mio suocero buonanima aveva una piccola somma da parte. In banca ci avevano suggerito di investirla sulle obbligazioni Lehman visto il rating A+ e la classificazione a "basso rischio" del sito Patti Chiari dell'Abi». Invece si sa com'è andata. «Quei soldi gli servivano per pagare un'eventuale futura assistenza», sottolinea il prof. Il suocero di Fortina (Robertof il nickname su Internet) è scomparso prima del crack Lehman ma il genero va avanti nella battaglia. Assieme a tante altre persone.
Niente cause ma una proposta
Nel comitato Airolb ci sono competenze di tutti i tipi, anche finanziarie, che hanno consentito di elaborare una dettagliata proposta di transazione. È una partita in cui tutti hanno un ruolo (e dei sacrifici da affrontare). Compreso il Governo. «Gran parte dei risparmiatori che partecipano al comitato hanno investito somme inferiori ai 5mila euro – aggiunge Fortina –. La via giudiziale per ora non ci interessa. Si va avanti con la transazione». Al momento sul tavolo c'è dunque la proposta.
Eccola nel dettaglio: tutte le banche che hanno collocato bond Lehman ai risparmiatori si impegnano a riacquistarle ad un valore di 50, non con liquidità bensì con l'emissione di un'obbligazione zero coupon scadenza 2017-2018. «L'impegno per il sistema – si legge nel documento Airolb – è stimabile in un 10-15% del valore nominale dei titoli, dati i presunti valori di recovery rate (tasso di recupero, ndr) del 35% dalla procedura Usa di Chapter 11 (la liquidazione negli States, ndr). Quindi parliamo di circa 200 milioni di euro per tutto il sistema».
Lo Stato dovrebbe garantire le nuove emissioni: garanzie senza costi per le banche. «Ciò permetterebbe di creare un mercato liquido – spiegano i partecipanti al comitato – che consentirebbe un eventuale smobilizzo immediato per i risparmiatori che volessero accedervi, nonché una maggiore valorizzazione». Nei piani dei risparmiatori Airolb, che si accollano il 50% della perdita, l'Abi dovrebbe fornire «assistenza completa e gratuita per tutte le pratiche necessarie per l'insinuazione al passivo».
Interrogazione a sostegno
Piemontese, componente della commissione Finanze del Senato, l'onorevole Leddi ha presentato un'interrogazione al ministro Tremonti in merito alla proposta avanzata dall'Airolb. «Ricevo tante email e telefonate dai cittadini. Anche da risparmiatori – ricorda la senatrice –. Il più delle volte però sono delle lagnanze fini a se stesse. Stavolta no. Queste persone hanno presentato una proposta ben strutturata. Inoltre sono disposti ad accettare da subito una perdita del 50%. Perciò mi sono interessata alla vicenda». Nell'interrogazione, la senatrice chiede se è percorribile la strada della «garanzia statale su questi swap bond (ovvero le obbligazioni zero coupon, ndr) come avviene per i bond emessi dalle banche in base al "salvabanche"». In caso di bocciatura, la soluzione alternativa proposta dalla Leddi è «la concessione di una deduzione fiscale degli oneri sostenuti dai risparmiatori per insinuarsi nelle procedure aperte». Come dire: diamogli almeno un contributo per l'avvocato.
