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Geithner: azioni straordinarie per eliminare gli asset tossici

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23 marzo 2009
La sede dell' U.S. Treasury Department a Washington D.C. (Afp)
DOCUMENTI / Il comunicato del Tesoro Usa
Top manager in rivolta per la legge anti-bonus

«Il nostro obiettivo è quello di un sistema più forte che possa fornire il credito necessario alla ripresa e che assicuri che non ci troveremo più in una crisi finanziaria come questa». Cosìil segretario al Tesoro Timothy Geithner spiega il piano per pulire i bilanci delle banche dagli asset tossici. Una gigantesca partnership pubblico-privata con cui rilevare e risolvere definitivamente il contagioso problema delle attività tossiche racchiuse nei bilanci. E' la soluzione escogitata dal Tesoro Usa per stabilizzare una volta per tutte il settore finanziario.


«L'economia americana e una parte del mondo si trovano ad affrontare sfide straordinarie, e questo confrontarsi continua a richiedere azioni straordinarie. Nessuna crisi come questa è una causa semplice o unica: come paese abbiamo chiesto troppi prestiti e lasciato che il nostro sistema finanziario assumesse livelli irresponsabili di rischio. Queste decisioni hanno causato enormi sofferenze, molte delle quali ricadute sugli americani e sui titolati di piccole imprese. Questo è ingiusto, e gli americani sono arrabbiati e frustrati giustamente», scrive Geithner sul Wall Street Journal evidenziando come «la gravità della crisi e la profonda arrabbiatura pubblica richiedono che ogni decisione assunta» sia valutata e pensata e superi il test più serio: e cioè «se riuscirà o meno a far tornare il sistema finanziario a girare attraverso la concessione di credito alle famiglie e alle imprese, e a prevenire nuove crisi».


«In ogni caso il sistema finanziario continua a lavorare contro la ripresa. Sui bilanci delle banche ci sono ancora molte pressioni, il credito resta scarso e costoso per coloro che chiedono finanziamenti. oggi stiamo annunciando un'altra parte critica del nostro programma di rilancio del credito e dell'espansione di liquidità - prosegue il segretario al Tesoro -. Il nostro Public-Private Investment Program acquisterà prestiti legati al real estate dalle banche e titoli. Le banche avranno la possibilità di vendere 'poll' di prestiti a fondi dedicati, e gli investitori avranno la possibilità di partecipare a questi fondi e di godere dei vantaggi offerti dai finanziamenti del governo».

Le Borse promuovono il piano. Il piano del Tesoro Usa è promosso finora a pieni voti dalle Borse che procedono tutte in positivo. Anche da Wall Street che ha aperto in forte rialzo. Nel dettaglio, il Tesoro s'impegna ad un investimento iniziale tra i 75 e i 100 miliardi di dollari. Il nuovo programma è diviso in tre parti e prevede che i finanziamenti verranno erogati attraverso la Fed il Fdic, l'ente che garantisce i depositi bancari, per assicurare investimenti pubblici-privati in grado di assorbire fino a mille miliardi di dollari di asset tossici. Il Tesoro Usa, inizialmente, assumerà cinque o più manager specializzati in questo tipo di investimenti, che possano dimostrare di raccogliere fino a 500 milioni di dollari in fondi privati per l'acquisto di queste attività.

Resta una incognita non di poco conto sulla consistenza effettiva di questo piano, con gli analisti per ora in parte scettici su quanto anticipato da fonti ufficiali: una capacità di rilevare titoli fino a 1.000 miliardi di dollari. Proprio per garantire anche a questo intervento le risorse necessarie, lo stesso presidente Usa Barack Obama resta impegnato in prima persona in un pressing a tutto campo sul Congresso, a cui chiede l'approvazione di un programma di bilancio federale che complessivamente mobilita 3.600 miliardi di dollari.

Il mese scorso l'amministrazione Obama ha già chiesto al Congresso di stanziare 750 miliardi di dollari supplementari di fondi a sostegno della finanza. Ma molti parlamentari sa fanno resistenze all'idea di chiedere altri sforzi ai contribuenti e il tutto non è stato certo facilitate dallo scandalo che è esploso sulla questione dei bonus ai manager nel gigante assicurativo Aig, che ha continuato a versare gratifiche anche dopo un pesantissimo impegno pubblico per il suo salvataggio. Una vicenda che ha indebolito la posizione dello stesso Geithner.

23 marzo 2009
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