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Opel, Berlino frena:
«Con Magna nessun vincolo»

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3 giugno 2009

L'accordo con Magna per Opel non ha carattere vincolante. Così il ministro tedesco dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, per il quale «l'acquisizione da parte di Magna è così concreta come può esserlo un memorandum of understanding non vincolante». Rispondendo alla domanda su quanto sia sicuro l'ingresso di Magna nella Opel rivoltagli nel corso di una seduta al Bundestag, zu Guttenberg ha affermato «Ci sono due partner che stanno negoziando l'acquisizione. Spero che l'accordo possa essere concluso». Un economista del partito Fdp, Rainer Bruederle, ha affermato che la seduta non ha chiarito la situazione. Anzi. «Restano troppe questioni aperte e irrisolte a livello giuridico», ha osservato, ed esiste «un considerevole rischio» che l'operazione possa naufragare.

Fiat e i cinesi di Baic quindi non sono ancora fuori dalla corsa per la Opel. Zu Guttemberg conferma così quanto sostenuto da fonti del Governo tedesco, che hanno precisato che su Opel «niente è ancora definitivo». Magna ha avuto accesso ai libri della casa tedesca e potrebbe decidere in qualsiasi momento di abbandonare il progetto di acquisizione visto che il memorandum of understanding siglato con General Motors Europe non è vincolante. «La decisione definitiva spetta a Magna», aggiungono le fonti, indicando che il Governo «non ha alcuna influenza» su questo processo.

Fiat e la cinese Baic, che di recente ha incontrato esponenti del Governo tedesco per fornire più dettagli sul suo piano per Opel, potrebbero quindi rientrare in gioco. Dalla Fiat però «non commentano» la possibile riapertura dei giochi per Opel e si limitano a ribadire le affermazioni dell'ad Sergio Marchionne, che la scorsa settimana ha affermato che il gruppo «è focalizzato su Chrysler».

Nel fine settimana Magna (alla guida di una cordata di cui fanno parte le russe Sberbank e Gaz) ha concordato con General Motors, la capogruppo di Opel attualmente in fallimento pilotato, il Governo di Berlino e quello americano un piano di salvataggio per la casa tedesca. Magna è uno dei maggiori produttori di componenti al mondo, conta 240 impianti e circa 74.500 addetti. Il costruttore Gaz è controllato dall'oligarca russo Oleg Deripaska, pesantemente indebitato, che qualche tempo fa ha dovuto lasciare il 20% che possedeva di Magna ai creditori. Il numero uno di Magna, Frank Stronach, ha detto che Opel tornerà a conti in nero tra cinque anni e il leader del consiglio di fabbrica di Opel, Klaus Franz, ha stimato che nei prossimi 5 anni la casa di Ruesselheim raggiungerà una produzione annuale di 2 milioni di unità assieme alla sorella inglese Vauxhall. Nel 2008 le vendite di Opel/Vauxhall erano pari a 1,46 milioni

3 giugno 2009
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