Frenano i riscatti e crescono gli asset (a 1.430 miliardi di dollari, +100 milioni) per l'industria mondiale degli hedge fund. Segnali di ripresa dopo l'anno peggiore della storia, quindi, certificati dal data provider Hedge Fund Research (Hfr). Quel +7,5% di crescita del patrimonio nel periodo aprile-giugno è anche il primo aumento registrato dal secondo trimestre del 2008. Quanto ai riscatti gli investitori hanno ritirato 42,8 miliardi contro i 103 del primo trimestre, circa il 60% in meno.
Nel corso del 2008 in media i fondi hedge hanno accusato perdite di poco inferiori al 20%, e molte società hanno visto pressoché dimezzato il capitale, spingendo gli investitori - compresi i fondi pensione e quelli di dotazione, appartenenti ad associazioni di beneficenza - a riportare a casa la bella cifra di 152 miliardi di dollari nel solo quarto trimestre. Nel corso del 2009 si è verificato un progressivo riavvicinamento agli hedge, incoraggiato dalla ripresa dei mercati finanziari, soprattutto a partire da marzo.
Gli hedge, da inizio anno, vantano una performance del +9,46%, il miglior primo semestre da dieci anni. Resta la sofferenza dei fondi di fondi, che hanno patito nel secondo trimestre un tasso di riscatti ancora superiore a quello dei fondi single manager. Tuttavia la tendenza degli investitori sembra essere incoraggiante per l'industria. Come segnala il data provider italiano MondoHedge l'orientamento prevalente è a non abbandonare (anche se qualche volta con riluttanza) o ad incrementare l'investimento. E, per citare un esempio di peso, lo Universities Superannuation Scheme (Uss), secondo maggior fondo pensione inglese, ha confermato i progetti per l'innalzamento degli investimenti in hedge fund, rivelando che gli
alternativi arriveranno a pesare per il 20% sul portafoglio complessivo.
Quanto al mercato nazionale dopo il tracollo dell'autunno 2008, seguito al fallimento di Lehman Brothers e al prosciugamento della liquidità sui mercati, i primi sei mesi dell'anno hanno visto il ritorno dei fondi di fondi hedge italiani ai vertici, tra le asset class più positive per gli investitori sia in termini di rendimento che di volatilità: 6,05 i punti percentuali di differenza tra il rendimento dei fondi di fondi hedge e quello del mercato obbligazionario, oltre a una sovra-performance record rispetto ai mercati azionari nei primi due mesi dell'anno. I fondi di fondi hedge sembrano così avviati (+3,23% le stime al 20 luglio) a chiudere il primo semestre con il secondo miglior risultato semestrale dall'avvio dell'industria in Italia.
Considerando così il periodo che va da gennaio 2002 fino al termine di giugno 2009, i fondi di fondi hedge italiani evidenziano una performance stimata pari a +12,73%, con una volatilità
del 4,5% circa. Un dato ancor più positivo se confrontato con i mercati azionari: -29,09% con una volatilità del 19,84% per il DJ Eurostoxx; -41,01% con una volatilità del 20,26% per il Ftse Mib; -19,93% con una volatilità del 15,61% per l'S&P 500. Diverso il confronto con i bond: se da gennaio 2002 fino a settembre 2008 restavano vincenti gli hedge (+6,85% l'indice Jpm Global Gbi in euro a fronte del +19,78% dell'indice generale MondoHedge fondi di fondi), il gap si è neutralizzato in favore del mercato obbligazionario solo in presenza di condizioni irripetibili che ne hanno trainato il rendimento (+15,09%) negli ultimi quattro mesi del 2008. (Al.An.)