Wall Street trova una direzione e chiude in positivo, dopo aver passato buona parte della seduta nell'incertezza. Il Dow Jones guadagna l'1,09% a 8.709,93 punti. S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,84% a 940,55 punti e il Nasdaq avanza dell'1,19% a 1.885,03 punti. L'accelerazione degli indici è stata guidata dai tecnologici, con l'attesa della pubblicazione dei conti che ha alimentato la speculazione sull'ipotesi che Ibm possa alzare le stime di fine anno. Nella prima parte della giornata i listini avevano sofferto il calo inferiore alle attese delle richieste di sussidi di disoccupazione e la flessione dell'indice Philadelphia Fed. Sul fronte petrolifero, il Wti per consegna agosto ha chiuso le negoziazioni ufficiali a 62,02 dollari al barile, in rialzo di 48 centesimi. L'euro è scambiato a 1,4139 dollari dopo la chiusura di Wall Street.
Listini europei positivi per il quarto giorno consecutivo in una seduta caratterizzata dal rialzo di finanziari e auto e dalla forte contrazione dei tecnologici. A Francoforte Dax +0,58%, a Parigi Cac40 +0,90% e a Londra Ftse100 +0,35 per cento. Più vivaci Parigi e Francoforte. A Piazza Affari, il Ftse Mib chiude a +0,54%, il Ftse All Share a +0,57 per cento.
In Europa tonfo Nokia (-14%) dopo la trimestrale e la revisione delle stime di fine anno. Contrastati gli indici di settore, con una flessione molto pesante registrata dai tecnologici (Euro Stoxx -5,6%) sulla scia della brutta trimestrale del big finlandese, mentre hanno chiuso in discreto rialzo auto (+1,4%), banche (+1,2%), chimica (+1,6%), assicurativi (+1,6%), retail (+1,1%) e tlc (+1,1%).
Seduta da protagonista per Fiat, che mette a segno un rialzo del 4,09% a 7,64 euro, dopo avere oscillato tra un minimo di 7,33 euro e un massimo di 7,69 euro; in giornata sono passati di mano oltre 35,9 milioni di pezzi, ben sopra la media giornaliera dell'ultimo mese (20 milioni). Oggi i titoli Fiat hanno sfruttato un report positivo di Bank of America-Merrill Lynch, che ha rivisto il target price al rialzo da 9,5 a 10 euro, confermando la raccomandazione 'buy'. Buone notizie sono arrivate anche dal fronte immatricolazioni: ieri è stato reso noto che a giugno in Europa il Lingotto ha aumentato la propria quota di mercato dal 7,9% all'8,6%, con un progresso dell'11,7%. Con il rialzo di oggi, Fiat porta a -6% il bilancio di Borsa dell'ultimo mese; ma in sei mesi il titolo ha guadagnato più del 40%, mentre a un anno resta un rosso di circa il 23 per cento.
Quanto al quadro complessivo, acquisti sostenuti su A2a (+2,8%), Prysmian (+2,6%) e Autogrill (+2,6%), sugli assicurativi con Alleanza (+1,2%), Generali (+1,1%) e Fonsai (+1,1%), sui bancari conUbi (+1,7%), Mps (+1,2%) e Intesa (+0,9%). Sul fondo al listino troviamo Banco Popolare (-3,4%) che oggi ha confermato l'intenzione di varare un aumento di capitale da almeno un miliardo su Italease (+47,8%) dopo avere fallito l'obiettivo dell'Opa. In rosso anche Ansaldo (-2,2%), Atlantia (-2%) e St (-1,8%) che ha sofferto per la debolezza del comparto tecnologico. Nel complesso il Ftse Mib è stato frenato anche del settore energia (Enel ha ceduto lo 0,87%, Snam Rete Gas lo 0,47%, Terna lo 0,42%) e dalla giornata di realizzi del comparto costruzioni (-2,04% Buzzi Unicem, -0,18% Italcementi).
Sul completo volano Tiscali (+7,1%), Exor (+6,4%), Mariella Burani (+6,3% nel giorno dell'incontro decisivo con le banche creditrici per il salvataggio del gruppo dell'abbigliamento) e Indesit (+5,6%), male Pirelli Re (-3,5%). Pesanti Rosss (-12%) e Aedes (-6,9%), mentre Interpump (-6,4%) ha pagato la decisione del cda di convocare l'assemblea straordinaria per varare un aumento di capitale fino a 50 milioni. A Londra in evidenza Schroders (+3,2%) e British Airways (+2,5%). A Francoforte brilla Metro (+3,4%), in flessione E.On (-1,2%). A Parigi acquisti sui bancari con SocGen (+3,1%) e Crédit Agricole (+2%).
Sul valutario il dollaro continua a cedere terreno dopo che anche JP Morgan, come Goldman Sachs, ha annunciato un utile trimestrale decisamente migliore del previsto, togliendo spinta propulsiva agli acquisti del biglietto verde come rifugio sicuro. L'euro, sul finale degli scambi europei, valeva 1,4121 dollari, in rialzo da 1,4107 di ieri e dopo aver toccato 1,4166. Il lieve recupero del dollaro, nelle ultime due ore, si deve alle cattive notizie che circondano la crisi del gruppo finanziario Cit, che rischia la bancarotta, e ai dati peggiori del previsto sul settore manifatturiero.
Oggi, di contrasto rispetto ai dati diffusi dalla Federal Reserve ieri sera, c'è da registrare l'indice delle attività industriali dell'area di Philadelphia, sceso a quota -7,5 in luglio dai -2,2 punti di giugno. Il risultato è peggiore delle attese degli analisti che avevano previsto un calo a -5 punti. Fra le principali componenti dell'indice, da segnalare il peggioramento dell'occupazione (da -21,8 a -25,3) mentre sono migliorati i nuovi ordini (da -4,8 a -2,2 punti). Non solo, il dato sui sussidi alla disoccupazione scesi meno del previsto (-47mila a 522mila le richieste settimanali) ha portato a un'apertura prudente di Wall Street, che poi ha risalito la corrente virando in terreno positivo e a metà seduta appariva ancora indecisa con Dow Jones e Nasdaq leggermente in positovo e lo S&P500 in rosso.
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