«Le istituzioni finanziarie too-big-to-fail e cioé con rischi sistemici, sono un grande problema che sta peggiorando, con ripercussioni a livello di "moral hazard" e di competitività dell'industria che sta diventando ancora più concentrata di quanto fosse prima della crisi». Lo ha detto il Governatore di Banca d'Italia e presidente dell'Fsb, Mario Draghi, intervenendo a un convegno finanziario.
«La maggior preoccupazione» per il futuro ha aggiunto «é l'enorme volume di debito corporate e pubblico in scadenza nei prossimi cinque anni». «Se per varie ragioni i tassi di interesse dovessero salire con i bilanci delle banche non ancora risanati, e possono farlo - ha spiegato Draghi rispondendo a una domanda sul futuro e sul caso Grecia (reduce da un declassamento da parte dell'agenzia di rating Fitch) - per ragioni di politica monetaria e perché lo spazio per il risanamento durerà ancora diversi anni, allora sarebbe una cosa preoccupante se si considera che i debiti bancari sono dell'ordine dei trilioni, ai quali bisogna aggiungere il debito pubblico, allora potrebbe materializzarsi un rischio per i debiti sovrani».