L'indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,38% a quota 10.815,03 punti, sull'onda di Wall Street. In evidenza Nintendo con un balzo dell'8,7% dopo l'annuncio del lancio di una nuova consolle 3D che non richiede occhiali speciali, per marzo 2011. Esordirà sulla Nintendo Ds, di cui sono stati venduti 125 milioni di unità da quando è stata lanciata nel 2004. I dettagli saranno resi noti nella fiera E3 di Los Angeles a metà giugno. Bene i tecnologici, negativi invece i titoli bancari.
Sul listino azionario nipponico si sono mostrati in salute alcuni gruppi con forti vendite all'estero, come Sharp e Toshiba, cresciuti rispettivamente del 3,21% e del 3% netto. Molto bene anche Yahoo Japan, in rialzo del 2,87% anche sulle ipotesi che il gruppo possa avvantaggiarsi delle scelte in Cina del rivale Google. Male invece Sony, che ha ceduto il 2,74 per cento.
Sul versante macroeconomico da segnalare che le esportazioni giapponesi sono aumentate del 45,3% annuo a febbraio a 5.128 miliardi di yen, trainate soprattutto da quelle verso l'Asia (+55,7%) che rappresentano la metà del totale. La dinamica è positiva per il terzo mese consecutivo. Lo ha reso noto il ministero delle Finanze. Il surplus commerciale è balzato a 651 miliardi di yen (70,8 l'anno precedente) con un balzo dell'818,8%. Le importazioni sono ammontate a 4.477 miliardi con una crescita del 29,5% annuo con la componente petrolifera salita del 64,6%. In aumento le esportazioni verso la Cina (+47,7%), gli Usa (+50,4%) e la Ue (+19,7%).
La ripresa delle esportazioni giapponesi, il rialzo delle quotazioni dei minerali che fanno vedere un consolidamento della strada per l'uscita dalla crisi e la risalita del dollaro che fa sperare in un maggior potere di acquisto dell'economia statunitense hanno permesso alle Borse asiatiche e dell'area del Pacifico una seduta generalmente positiva. Niente di eclatante, comunque, con le sole piazze minori della Thailandia e dell'Indonesia a segnare una crescita superiore al punto percentuale, mentre Singapore e Seul registrano una leggera discesa.
Le quotazioni del greggio sono in discesa verso 81 dollari il barile sui circuiti telematici asiatici all'indomani del dato delle scorte settimanali Usa segnalate in crescita. Il mercato teme inoltre l'evolversi della crisi greca e l'eventuale impatto negativo sulla ripresa economica dell'eurozona. II Wti di maggio cede 58 cent a 81,33 dollari il barile mentre il Brent cede 48 cent a 80,22 dollari.
