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Wall Street chiude positiva
A Milano in calo Mondadori

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23 marzo 2010
A Milano in calo Mondadori Wall Street accelera al rialzo

Aggiornamento ore 21.10


Wall Street chiude in territorio positivo dopo una giornata sull'ottovolante. Il Dow Jones avanza dello 0,95% a 10.888,22 punti, il Nasdaq sale dello 0,83% a 2.415,24, e lo S&P 500 dello 0,72% a1.174,17 punti.
C'era molta attesa per i dati in arrivo dal settore immobiliare americano. Le speranze di vedere un numero che scacciasse il pessimismo sono andate deluse. Le vendite di case esistenti sono calate per il terzo mese consecutivo: il dato, pubblicato dalla National association of realtors, indica un calo dello 0,6%, a 5,02 milioni su base annuale. È ben vero che questo numero non ha poi un grande significato: ben più importanti, infatti, sono i compromessi sulle nuove case che indicano lo stato di salute dell'edilizia privata. Tutavia, una crescita avrebbe significato poter tirare un po' il fiato. Così non è stato. Né è servito, a controbilanciare il calo nel real estate, l'incremento dell'indice sull'attività manifatturiera calcolato dalla Federal reserve di Richmond: in marzo è migliorato a 6 punti, dai 2 segnati in febbraio. Conseguenza? Il Dow Jones, nell'immediato, è sceso. Poi, però, l'indice industriale si è ripreso e prosegue con una crescita dello 0,45% mentre l'S&P500 guadagna lo 0,21 per cento.

I listini europei, dal canto loro, hanno resistito sopra la parità approfittando anche della chiusura positiva di ieri Wall Street: Parigi è salita dello 0,6%, Francoforte dello 0,5% e Londra dello 0,52 per cento. A Piazza Affari il Ftse All Share è cresciuto dello 0,7% mentre il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,6 per cento. In particolare, tra le blue chip, in discesa Mondadori dopo la diffusione dei conti 2009 che registrano un utile in calo di più del 64% rispetto al 2008. In calo anche Buzzi Unicem in seguito alla diffusione dei risultati dell'esercizio 2009 (171 milioni di euro, -64% su base annuale) e con l'attribuzione del dividendo sia alle ordinarie e sia alle risparmio. «Pesa l'Outlook sul 2010», è stato il commento dei mercati. Per quest'anno, la società ha detto di attendersi risultati operativi e utile netto inferiori rispetto a quelli del 2009. Deboli Impregilo e Unipol , mentre Telecom Italia ha risentito dell'ipotesi di un nuovo rinvio dell'approvazione del bilancio 2009 che, però, è stata poi smentita.

L'euro rimane debole nei confronti del dollaro, oggetto della speculazione legata al vertice Ue di giovedì e venerdì. Gli scambi sono esigui e questo contribuisce ad amplificare le oscillazioni. A metà seduta l'euro ha quotato 1,3495 dollari (1,3522) dopo avere oscillato tra 1,3487 e 1,3570. Cresce nel frattempo le attese di un rialzo dei tassi Usa entro fine anno. La Bce dovrebbe invece rimanere ferma vista la crisi greca.


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23 marzo 2010
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