I listini europei restano in rialzo a metà seduta dopo la pubblicazione dei dati sulla produzione dell'Eurozona, risultati migliori delle attese in gennaio. A Piazza Affari, il FTSE IT All Share sale dello 0,52% e il FTSE Mib dello 0,60%. Bene anche Francoforte (+0,81%), Londra (+0,26%) e Parigi (+0,56%).
Tra le blue chip milanesi, rialzano la testa le banche dopo la debolezza di ieri: il Banco Popolare guadagna il 2%, Intesa Sanpaolo l'1,6, Unicredit l'1,74%, Banca Mps l'1,29%, Bpm lo 0,95% e Ubi Banca lo 0,89%. Ordini di acquisto anche su Cir (+1,97%) all'indomani dei conti, Generali (+2,43%, per adesso migliore delle blue chip), Prysmian (+1,16%) e Luxottica Group (+0,84%). Sale dello 0,43% Fiat, che spinge anche l'azionista di riferimento Exor (+0,70%).
Il titolo del Lingotto beneficia ancora del traino di Volkswagen (+2,4% a Francoforte), che dà una mano all'intero comparto auto europeo (+0,83% il sottoindice stoxx) all'indomani della pubblicazione dei conti 2009 e delle stime sul 2010. Il mercato, spiegano gli operatori, ha apprezzato in particolare il fatto che l'aumento di capitale necessario alla casa tedesca per finanziare l'acquisto di Porsche potrebbe limitarsi a 4 miliardi a fronte del tetto di 8,5 miliardi accordato dall'assemblea.
Debole invece l'Eni, che cede l'1,91%. Le quotazioni avevano perso terreno già ieri, quando il gruppo ha annunciato una revisione al ribasso dell'utile netto 2009 in seguito a un accantonamento da 250 milioni legato alla controversia sul consorzio Tskj in Nigeria. Questa mattina, inoltre, presentando il piano strategico al 2013, Eni ha tagliato le stime sulla crescita media annua della produzione di idrocarburi a +2,5% dal +3,5% previsto un anno fa.
Scivola dell'1,36% Mondadori, che a partire da lunedì 22 marzo uscirà dal FTSE Mib per far posto ad Azimut (+2%). In calo anche Italcementi (-1,51%), Finmeccanica (-0,65%) e Parmalat (-1,08%).
In Europa, oltre agli acquisti sul settore auto (ma vanno anche meglio industria, banche e assicurazioni) in fermento anche le compagnie aeree, dopo l'annuncio dell'aumento di capitale da 6,5 miliardi di yuan (952 milioni di dollari) di Air China. La compagnia cinese potrà così ridurre il debito e finanziare l'espansione e il rinnovo della flotta. La notizia é stata festeggiata dalla Borsa di Hong Kong, dove i titoli Air China sono balzati dell'11% trascinando al rialzo anche le concorrenti europee.