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Il disaccordo sulla crisi greca
spinge l'euro ai minimi

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23 marzo 2010
Il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier della Spagna, Jose Luis Zapatero (Foto Afp)

L'euro si avvicina ai minimi da tre settimane a questa parte sul dollaro sulla scia di indiscrezioni secondo cui i leader dell'Unione Europea non riusciranno a trovare un accordo sulla Grecia al vertice di dopodomani. A metà mattinata la moneta unica è scivolata a 1,3495 dollari sui mercati valutari europei (1,3549 alle ore 16).

Intanto il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier della Spagna, Jose Luis Zapatero, paese che ha la presidenza di turno dell'Ue, chiedono una riunione dei leader dell'eurogruppo da tenere "giusto prima" del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue, previsto giovedì e venerdì. Una pre riunione per parlare della "governance economica della zona euro".

Il tema più controverso dell'imminente Consiglio è l'eventuale adozione di misure coordinate di sostegno dell'Ue a favore della Grecia, una ipotesi su cui resta contraria la prima economia dell'area euro, la Germania. "Siamo d'accordo nel chiedere una riunione dei capi di Stato e di governo dell'eurogruppo giusto prima del Consiglio europeo", ha detto Sarkozy durante una conferenza stampa congiunta con Zapatero, a Parigi, una rionione per parlare della "governance economica della zona euro". Gli ha fatto eco il premier spagnolo: "Abbiamo la stessa visione sui temi economici. Dobbiamo rafforzare la governance economica della zona euro ma non solo - ha detto -. La riunione prima del Consiglio è una buona occasione per rafforzare la leadership dell'Eurogruppo. L'Europa deve aiutare la Grecia ad andare avanti".

Questo mentre secondo il Financial Times, alle pressioni dei suoi partner e della Commissione europea la Germania sarebbe orientata a rispondere rimodulando il suo secco 'no' agli aiuti Ue alla Grecia, ad un via libera così pesantemente condizionato da far comunque sfumare l'ipotesi di una intesa nell'Ue all'imminente vertice.

Un accordo su un eventuale meccanismo di intervento europeo, richiederebbe, secondo una fonte di Berlino citata dal quotidiano, primo che la Grecia abbia effettivamente esaurito le sue capacità di reperire finanziamenti sul mercato (laddove finora Atene è riuscita a collocare i suoi titoli di Stato); secondo ci vorrebbe un "contributo sostanziale" del Fondo monetario internazionale (che finora si è limitato ad assicurare una consulenza tecnica); terzo ci vorrebbero nuove regole per prevenire crisi sul debito.

La terza condizione che verrebbe chiesta dalla Germania potrebbe risultare la più complessa, perché nuove regole a carattere restrittivo sulla disciplina di bilancio dei paesi richiederebbero una riforma dei trattati europei, una questione che risulterebbe tutt'altro che agile da effettuare.
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23 marzo 2010
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