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Gm triplica i soldi per Opel
Ma richiama 1,3 mln di auto

di Vittorio Carlini

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2 marzo 2010
Gm triplica i soldi per Opel. Ma richiama 1,3 mln di auto

La casa di Detroit, anche per il pressing europeo, investirà 1,9 miliardi di euro sul rilancio del marchio tedesco. L'intera operazione vale 3,7 miliardi. Nel Nord America, il gruppo ritira alcuni modelli dal mercato

General Motors, dopo le infinite polemiche sulla vendita della sua controllata Opel («una soap opera», la definì il ceo della Fiat Sergio Marchionne), ha deciso di investire pesantamente sul rilancio del marchio tedesco.

Le notizie in arrivo da Francoforte indicano che l'ex colosso di Detroit ha deciso di triplicare i fondi in favore della società tedesca: 1,9 miliardi di euro in equity e obbligazioni; il triplo rispetto al precedente piano, dove era previsto un impegno di 600 milioni. A fronte di questo maggiore sforzo, General Motors avanzerà meno pretese sul fronte degli aiuti statali che dovrebbero essere inferiori ai 2 miliardi di euro (in precedenza erano 2,7 miliardi).


Questi nuovi numeri sono la conseguenza del pressing effettuato da diversi paesi europei in cui Opel ha i suoi stabilimenti. In origine, General Motors (Gm)voleva che gli stati del Vecchio Continente - tra cui Germania, Belgio, Gran Bretagna, Austria, Polonia e Spagna - tirassero fuori dalle tasche dei contribuenti circa 2,7 miliardi di euro. Ma i governi europeii hanno risposto "picche" rilanciando a loro volta: per salvare produzione e livelli ocupazionali, Gm deve investire di più. Così sembra accadrà. Adesso il piano di ristrutturazione e rilancio del marchio costerà all'incirca 3,7 miliardi di euro.

Una ristrutturazione che prevede il taglio di 8.300 posti di lavoro, e la chiusura dell'impianto di Antwerp, per una riduzione della capacità produttiva del 20 per cento. L'obiettivo? Il ritorno al profitto nel 2012.

«Speriamo - ha detto il ceo di General Motors, Nick Reilly - che il nostro rafforzato impegno sia il punto di partenza per l'intervento ulteriore da parte degli stati europei coinvolti nell'operazione di salvataggio di Opel». Da Berlino, dove il governo sta ancora valutando le richieste di Gm sugli aiuti, trapela che il passo del gruppo americano va nella giusta direzione. A Madrid, invece, rimangono più cauti: «Stiamo ancora aspettando di vedere il piano completo di ristrutturazione, che sarà il vero punto di partenza per sbloccare gli aiuti», ha detto un portavoce del ministro dell'economia.

Il richiamo dei modelli Pontiac e Chevrolet
Se sul fronte europeo sembra sempre di più, almeno rispetto ai "freddi "numeri, trovarsi la soluzione al tema Opel, in America brutte notizie per la casa di Detroit. General Motors si appresta a richiamare 1,3 milioni di auto in Nord America per un problema al volante, che sarebbe stato la causa di 14 incidenti stradali e il ferimento di una persona. Le autorità Usa per la sicurezza stradale lo scorso 27 gennaio hanno aperto un'inchiesta su circa 905.000 modelli Cobalt dopo aver ricevuto oltre 1.100 reclami per un difetto al volante.

GM ha spiegato che i modelli ad essere richiamati per un controllo sono la Chevrolet Cobalt 2005-2010 e la Pontiac G5 2007-2010 vendute negli Stati Uniti, la Pontiac Pursuit 2005-2006 venduta in Canada e la Pontiac G4 2005-2006 venduta in Messico.

Borse, listini Ue in rialzo
A Milano bene Fiat


Il comunicato di GM (in inglese)

2 marzo 2010
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