L'euro è di nuovo in caduta libera, e segna un nuovo minimo di quattro anni sotto 1,22 dollari in un mercato preoccupato per la possibilità di perdite maggiori del previsto fra le banche europee.
Gli operatori - secondo l'agenzia Bloomberg - hanno aumentato le loro puntate al ribasso sulla divisa unica dopo che la Bafin, la Consob tedesca, ha deciso di introdurre un divieto temporaneo sulle vendite allo scoperto «naked» e sui credit-default swap che scommettono al ribasso sui titoli di Stato europei senza neanche averli ricevuti in prestito, e che prendono di mira le azioni di 10 gruppi bancari e assicurativi, fra cui Allianz e Deutsche Bank.
Notizie e indiscrezioni. La notizia avrebbe alimentato indiscrezioni sulla possibilità che i bilanci di alcuni gruppi finanziari tedeschi possano essere in condizioni peggiori di quanto finora rivelato. Sempre secondo l'agenzia Bloomberg, sui mercati peserebbe la decisione di Bankitalia di modificare i criteri di calcolo del patrimonio di vigilanza delle banche per evitare ripercussioni dalla eccessiva volatilità dei titoli di Stato. Il Wall Street Journal parla anche di una corsa a vendere attività europee per i timori della tassa, annunciata dal cancelliere tedesco Angela Merkel, che colpirebbe le transazioni finanziarie.
L'euro è sceso fino a quota 1,2162 dollari, un livello che non toccava dai primi di aprile 2006, per poi recuperare gli 1,22. Forte calo anche contro lo yen, a 112,91 da 114,77. In precedenza la divisa unica aveva recuperato terreno dopo che la Grecia oggi ha ricevuto una prima tranche del prestito d'emergenza europeo, pari a 14,5 miliardi di euro, parte dei quali saranno utilizzati per rifinanziare titoli di Stato in scadenza domani. Insieme ai 5,5 miliardi di euro già messi a disposizione dal Fondo monetario, si tratta della prima parte dei 110 miliardi di euro su tre anni stanziati a sostegno delle finanze di Atene. Nel pomeriggio erano migliorati anche i mercati obbligazionari, facendo scendere il premio di rendimento offerto rispetto al bund dai titoli di Stato della Grecia (oggi a 466 punti base).
A creare incertezza nel medio termine sul mercato dei cambi è la fumata nera all'Eurogruppo di Bruxelles sul piano che doveva dare un giro di vite alla disciplina dei bilanci della Ue, e che sembra invece ancora in alto mare. I ministri delle finanze della zona euro hanno deciso di aggiornarsi a venerdì per sciogliere il nodo su come attivare un piano anti-crisi da 750 miliardi di euro dopo lunghe discussioni infruttuose di ieri.
L'euro è "una moneta fondamentalmente sana" ha sottolineato a Madrid il presidente dell'Unione europea, Herman Van Rompuy, dopo il ribasso della moneta unica di fronte ai timori sui disavanzi e sulla ripresa in Europa.
Anche il petrolio in forte calo. Il Wti ha terminato la seduta a New York in calo, invertendo la tendenza rispetto al resto della giornata e finendo al minimo dal 29 settembre scorso, a causa del nuovo indebolimento dell'euro e del calo dei listini a Wall Street. A fine giornata, prima delle operazioni di compensazione, i future sul petrolio con scadenza a giugno si sono attestati a 69,41 dollari al barile, in calo di 67 centesimi, lo 0,96%, rispetto alla chiusura di ieri.
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