ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

Abi: le imprese usano i prestiti
per ristrutturare i debiti

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
18 febbraio 2009
Il bollettino mensile dell'Abi

Le imprese chiedono prestiti solo per ristrutturare il proprio debito e non per fare investimenti. Lo sostiene l'Abi (Associazione bancaria italiana) nel suo bollettino mensile. A gennaio si è registrato un lieve rallentamento della crescita degli impieghi che, a gennaio, sono saliti del 4,2% a 1.526 miliardi di euro (+62 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa) contro il +4,9% di dicembre 2008.

Le imprese chiedono soldi per ristrutturare il debito
I prestiti alle imprese non finanziarie, relativi però al mese di dicembre, sono saliti del 6,6%. In crescita rispetto al +6% di novembre mentre per quanto riguarda le famiglie, i finanziamenti hanno registrato una crescita dell'1,4%, in ripresa rispetto al -0,7% di novembre. Ma la domanda di prestiti delle aziende - rileva l'Abi citando l'indagine Bank Lending Survey di Bankitalia fatta in collaborazione con la Bce - è risultata rilevante «solo ai fini della ristrutturazione del debito». Si è infatti registrato un forte calo degli investimenti fissi, delle operazioni di fusione, acquisizione e delle ristrutturazioni. L'esigenza di fondi per investimenti fissi ha segnato in Italia (a dicembre 2008 rispetto a settembre dello stesso anno) un saldo percentuale negativo pari al 62,5%. Si tratta del il peggior risultato da quando è iniziata la rilevazione (gennaio 2003).

Raccolta bancaria in lieve rallentamento
Frena anche l'andamento della raccolta bancaria, pur mantendosi su livelli di crescita oltre il 10%. A gennaio - spiega il bollettino mensile dell'Abi sui mercati finanziari e creditizi - il tasso di crescita su base annua è stato del 10,2%, in rallentamento rispetto all'11,7% di dicembre ma in accelerazione nel confronto con gennaio dell'anno scorso (+9,9%). In particolare, alla fine di gennaio la raccolta bancaria è stata pari a 1.784 miliardi di euro e nel corso dell'ultimo anno lo stock è aumentato di circa 166 miliardi.

Tassi ai minimi dal 2006
La discesa dell'euribor dei mesi scorsi si fa sentire sui dei tassi d'interesse sui mutui immobiliari per le famiglie. A gennaio sono scesi sotto il 5%, ai valori minimi dalla fine del 2006. Il mese scorso - spiega il bollettino mensile dell'Abi - il tasso sui prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni è diminuito al 4,84%, in netta flessione rispetto al 5,09% di dicembre, «tornando sui valori di novembre 2006». Dopo il record del 5,95% segnato ad agosto scorso, per i tassi d'interesse sui mutui si tratta quindi del quinto calo consecutivo.

Nessun aumento delle sofferenze
Resta alta la qualità del credito del sistema bancario. Secondo il rapporto dell'Abi le sofferenze lorde a dicembre (tradizionale mese di 'pulizià dei bilanci) sono risultate pari a 41,1 miliardi di euro contro i 39,6 miliardi di novembre ma in deciso calo rispetto ai 47,2 miliardi di fine 2007.
In particolare il rapporto fra sofferenze nette e impieghi totali ad ottobre (ultimi dati disponibili) è stato pari all'1,08% mentre il rapporto fra sofferenze nette e patrimonio di vigilanza ha raggiunto quota 5,27%.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.