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Trichet: appropriati i tassi Bce
«Ripresa graduale nel 2010»

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5 novembre 2009

I tassi d'interesse di Eurolandia sono ancora al livello «appropriato». Lo ha spiegato il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, successivamente alla decisione di confermare il tasso principale all'1 per cento. Secondo Trichet l'economia della zona euro è «in miglioramento» e ci si aspetta una «ripresa graduale» nel 2010. Il presidente della Bce ha anche detto che, dopo il -0,1% di ottobre e il -0,3% di settembre, l'inflazione di Eurolandia «tornerà positiva nei prossimi mesi», sottolineando in aggiunta che «le aspettative inflazionistiche restano fermamente ancorate nel medio e lungo termine».

Trichet ha poi chiesto che i governi della zona euro comincino a ridurre le misure di sostegno fiscale all'economia: secondo il numero uno dell'Eurotower, infatti, in assenza di un ritorno alla disciplina fiscale, «c'è il rischio di una caduta della fiducia dei cittadini nella tenuta delle finanze pubbliche». Il sostegno delle banche centrali all'economia non può durare in eterno: così ha detto ancora il presidente della Banca centrale europeaTrichet in conferenza stampa, inviando un segnale sulla "exit strategy" dalle misure straordinarie anti-crisi.


Eurozona: invariato il costo del denaro.
I tassi di interesse nell'area dell'euro restano fermi all'1 per cento. Come ampiamente atteso, così ha deciso il Consiglio direttivo della Banca centrale europea riunito a Francoforte, confermando per il sesto mese consecutivo livelli di riferimento che rappresentano i minimi mai praticati dalla nascita dell'euro. Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta quindi all'1%; il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all'1,75%, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25 per cento.

Il quadro di insieme vede alcuni segnali di miglioramento dell'economia, sia a livello globale che nell'area dell'euro, in cui le ultime indagini congiunturali sull'attività delle imprese hanno mostrato miglioramenti nell'industria e nei serivizi. Ma non mancano i problemi, come il nuovo calo dei consumi a settembre, mentre permangono ombre sul mercato del lavoro, dove sono attesi nuovi aumenti della disoccupazione. Inoltre negli ultimi giorni si è assistito a unritorno di volatilità sui mercati finanziari.

Intanto la Banca d'Inghilterra (BoE) ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,5%, livello minimo nella storia dell'istituto. La BoE, d'altra parte, ha deciso di espandere il proprio programma di allentamento quantitativo attraverso l'acquisto di bond a 200 miliardi di sterline dai precedenti 175. Il programma, la cui entità potrà essere ulteriormente rivista, sarà completato in tre mesi.

5 novembre 2009
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