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Prodi: «Spagna, falso sorpasso»

di Carlo Marroni

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2 gennaio 2008
ANALISI
L'Italia in eterno declino nei pregiudizi stranieri
di Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis

L'Italia resta davanti alla Spagna. Romano Prodi, dalle vacanze sulla neve, annuncia «una buona notizia per aprire bene il 2008»: non c'è mai stato il sorpasso nel Pil pro-capite, come affermato il 17 dicembre da Eurostat. Cifre alla mano il premier afferma che «l'economia italiana è ancora ben più grande di circa il 50% di quella iberica, e anche in termini pro capite il nostro Pil è superiore a quello spagnolo di circa il 13 per cento». Insomma, un messaggio a Josè Luis Zapatero, che più di una volta aveva previsto il sorpasso nel 2010, e che aveva salutato le cifre di Eurostat come un successo. «La macchina Italia, dopo un cambio di gomme e un rifornimento di fiducia - ha affermato il premier – sta uscendo dai box e sta girando a una velocità che non raggiungeva più da anni». In una lettera al direttore dell'Ansa, Giampiero Gramaglia, Prodi ha parlato di «sfida» tra Italia e Spagna, due economie che tendono sempre più ad integrarsi grazie all'intensificarsi del commercio e degli investimenti. Basti pensare all'ingresso di Enel in Spagna e di Telefonica in Italia». È vero, ha aggiunto, che negli ultimi anni l'economia spagnola cresce più rapidamente tra tutti i grandi Paesi dell'euro. Ma dopo i proclami, ha precisato il premier, «vediamo di rappresentare correttamente la realtà: questo sorpasso di cui si è parlato nello scorso dicembre è avvenuto o no? Anche se questo annuncio ha alimentato un corposo e per molti aspetti utile dibattito, il sorpasso non è avvenuto». È stato infatti sostenuto che la Spagna abbia superato l'Italia in termine di Pil pro capite calcolato a parità di potere d'acquisto, cioè tenendo conto del livello generale dei prezzi che prevale in ciascuna delle economie: «Questo tipo di analisi è, a conoscenza di tutti, del tutto aleatorio, dato che non esiste una metodologia standard con cui si calcola il reale potere d'acquisto nelle diverse economie».
Insomma, dice Prodi, se si usa ad esempio la metodologia che impiega l'Fmi nelle sue analisi comparate («e credo che questa sia quella da usare»), le conclusione che «hanno fatto gridare gli amici spagnoli "missione compiuta" sarebbero ribaltate». Secondo il Fmi, inoltre l'Italia continua ad avere un vantaggio di circa 3mila euro in termini di Pil pro capite espresso a parità di potere d'acquisto, mentre in valori assoluti Eurostat ci dice che il risultato del 2006 è di 25.100 euro in Italia e 22.300 in Spagna, «il che fa ancora una bella differenza. La stessa differenza è nelle statistiche del Fondo, in cui il dato del Pil pro capite italiano è di 31.791 dollari e quello spagnolo di 27.767, ancora una volta una differenza non piccola».

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