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È rottura tra Veltroni e Di Pietro

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9 LUGLIO 2008


«Ora Di Pietro scelga e decida con chi sta: se è con Grillo e Travaglio lo dica, se invece decide di stare in un'area riformista prenda l'impegno conseguente e metta fine a manifestazioni come quella di ieri». È l'ultimatum che il leader del Pd, Walter Veltroni, da Matrix, lancia all'alleato.
«Di Pietro - spiega il segretario Pd - aveva preso un impegno con noi e dopo le elezioni lo ha stracciato. Faccio fatica a prendere lezioni di etica politica da lui e quasi sempre chi urla di più poi finisce al Bagaglino». Poi rivendica la decisione del Pd di non scendere in piazza come «uno degli atti fondativi del Partito Democratico, pari alla decisione di andare soli alle elezioni».
Per Walter Veltroni dopo la manifestazione di ieri a Piazza Navona il rapporto con l'Italia dei Valori è cambiato molto. I toni e le parole usate sono state per il leader del Pd «un'occasione di chiarezza per una sinistra riformista come noi siamo che si propone di costruire un'alternativa di governo». «Non si va in piazza attaccando il Capo dello Stato, il Papa - ammonisce - e tralascio gli attacchi verso di noi». Dunque ieri, considera Veltroni «é emerso con chiarezza che esiste un'opposizione parlamentare e poi un'altra che ha fatto il miglior regalo a Berlusconi». E rivendica: «i risultati veri li abbiamo ottenuti noi, abbiamo ottenuto l'accantonamento del decreto sul salva-Rete4, quello sulle intercettazioni e speriamo di riuscirci anche con il blocca-processi. Non con le urla ma con i fatti».

Il leader Idv risponde: «non mi dissocio dal senso vero delle parole di Beppe Grillo, dalle parole di Travaglio e dalla piazza». Antonio Di Pietro precisa: «certo non avrei usato i toni di Sabina Guzzanti, ma lei fa satira e io no. Io faccio politica». E sottolinea: «l'invidia del mondo politico li spinge a vedere la pagliuzza della satira anzichè la trave delle leggi ad personam».

Arriva poco dopo la replica di Veltroni: «Se Di Pietro decide che il suo interlocutore è Grillo e non il Pd è un elemento di chiarezza definitivo».

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