«Un contributo straordinario» sui redditi superiori ai 120.000 euro, come quelli dei parlamentari, di due punti percentuali in più per il 2009 per finanziare 500 milioni da destinare ai Comuni e alle associazioni di volontariato per il contrasto della povertà estrema. È questa la proposta del Pd annunciata dal segretario Dario Franceschini al termine di un incontro con le associazioni di volontariato che si occupano delle povertà.
Franceschini ha detto che la proposta si tradurrà in un'iniziativa parlamentare.
Franceschini ha ascoltato una ventina di interventi di esponenti di associazioni di volontariato che hanno riferito della drammaticità della situazione della povertà che, hanno spiegato, va colpendo i ceti e le famiglie medie dopo l'esplosione della crisi economica.
Nell'intervento conclusivo, il segretario del Pd ha nuovamente criticato il governo che «nega e nasconde la crisi», una linea, ha affermato, «poco onesta». Ha quindi spiegato la proposta dell'assegno di disoccupazione, pensato per impedire che chi non ha diritto agli ammortizzatori sociali «se perde il lavoro passi a uno stipendio zero, piombando nella povertà estrema».
Franceschini ha quindi lanciato la sua nuova proposta: «Nel 2009 mettiamo 500 milioni per il volontariato e i Comuni per contrastare la povertà estrema, per chi non ha nulla. Per finanziare questa iniziativa possiamo introdurre un contributo straordinario di due punti sull'Irpef dei redditi alti, da quelli dei parlamentari in su, e cioè di 120.000 euro».
«Chiediamo - ha aggiunto - a circa 150-200mila persone con redditi alti, compresi i parlamentari, di farsi carico di chi non ce la fa». Franceschini ha anche detto come indirizzare i 500 milioni: «andrebbe rifinanziato il sostegno al Terzo settore previsto dalla legge quadro 328, nonché il Fondo sociale per i comuni che il governo ha tagliato di 300 milioni». Il leader Democratico si è detto «consapevole» del fatto che si tratti «di una risposta parziale, in attesa di una riforma strutturale». «Ma non possiamo dire alla gente in attesa delle riforme cavatevela da solì».