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La nave della legalità con Napolitano a Palermo

di Roberto Galullo

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23 maggio 2009
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Anche quest'anno il porto di Palermo rivive lo sbarco dei mille.
Sono i garibaldini della legalità, studenti provenienti da ogni parte d'Italia, salpati ieri pomeriggio da Napoli. Coloreranno di slogan il capoluogo siciliano dove, alle 9.30, nelL'aula bunker il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano comincerà le celebrazioni per onorare la memoria di Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta, trucidati 17 anni fa nella strage di Capaci. Alle cerimonie saranno presenti, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, quello dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Il lungo giorno della memoria nasce dunque sotto il segno degli studenti. Saranno premiate le scuole che si sono distinte nei percorsi di legalità e per questo fa male sapere che la mafia affascina ancora i più giovani.
Alcune settimane fa l'Associazione Mafiacontro – che fa capo al senatore del Pdl Carlo Vizzini – ha infatti pubblicato, sottotraccia, i risultati di un questionario diffuso presso quasi 2000 studenti di età compresa tra 13 e 20 anni (in prevalenza palermitani, ma non mancano trapanesi, catanesi, napoletani e persino di Varese). Per il 24% degli studenti la mafia è una risorsa o una tradizione. Soltanto uno studente su due crede che Cosa Nostra sia una danno per l'intera società. E uno su due affronta "poco o mai" con gli amici il tema della criminalità organizzata.
Nel giorno del ricordo di due giudici fatti saltare per aria – Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo – la cosa che più fa male è scoprire che il 22% degli studenti intervistati ritiene che Gaetano Costa e Rocco Chinnici , magistrati uccisi dalle cosche nel 1980 e nel 1983, fossero capimafia.
"E' un pugno nello stomaco apprenderlo", spiega al Sole 24 Ore Maria Falcone, a capo della Fondazione intitolata a suo fratello e alla moglie, che come ogni anno premierà con 10 borse di studio i laureati che si saranno distinti con tesi sulla legalità. "Evidentemente – spiega – ci sono molti insegnanti che danno tante cose per scontate e invece bisogna sempre ricordarsi che la storia delle vittime di mafia è costellata di centinaia di vittime".
La nave della legalità riaccompagnerà questa sera gli studenti a casa e sarà importante che le insegnanti, in ogni parte d'Italia, si ricordino di far ripassare alle classi, presenti e future, la storia contemporanea.

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com

23 maggio 2009
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