«Non si è mai tenuto un G-8 così esteso per numero di Paesi: più del 90% dell'economia mondiale» vi sarà rappresentato. «Ci sarà un avvicinamento personale tra i leader, tra Paesi che si fondano sugli stessi valori. In tre giorni ci si apprezza, ci si conosce e ci si stima per poi poter sollevare il telefono e risolvere i vari problemi». Silvio Berlusconi, a bordo della nave "Msc crociere" a Napoli, presenta il prossimo G-8: «Dopo la crisi - spiega il premier - discuteremo di cosa fare per non ripetere ciò che è successo. Perciò dobbiamo mettere in campo un codice di norme per il mondo dell'economia, dove non ci siano paradisi fiscali e prodotti derivati. Regole precise e modi e organismi di controllo. Poi - aggiunge il Cavaliere - ci sarà il problema della fame. Obama ha messo sul tavolo 4 miliardi di ollari e chiede a noi di fare altrettanto. Sono sicuro che noi ci riusciremo». Il Cavaliere poi ribadisce come si strutturerà l'evento mondiale: «Il primo giorno ci sarà il G-8 standard, al quale parteciperanno anche Barroso e il primo ministro della Svezia. Nel secondo giorno ci sarà il G-5, i paesi emergenti, che si aggiunge al G-8. Il terzo giorno ci saranno tutti i paesi africani e saranno presenti tutte le organizzazioni internazionali».

Tra i temi del G-8 ci sarà il commercio mondiale e l'obiettivo sarà di dare impulso alla sua liberalizzazione: «L'obiettivo - ha detto Berlusconi - è di andare verso la completa liberalizzazione del commercio mondiale. Abbiamo invitato il presidente del Wto Lamy e daremo impulso a una nuova Doha per arrivare presto a una liberalizzazione del commercio».

Il presidente Usa Barack Obama «con un gesto di generosità ha messo sul piatto un piano da 4 miliardi di dollari» contro la fame nel mondo e «chiede a noi di fare altrettanto e io sono sicuro che ci riusciremo», ha detto. «Il problema della fame - ha aggiunto - è stato anche causato dalla crisi, fame in cui sono cadute da 100 a 200 milioni di persone in più ».

E sulla crisi, il premier afferma: «Oggi non ci sono più le condizioni affinché la crisi continui. Non mi stancherò mai di dire che il fattore preponderante che la scatena è la sfiducia. Scusate se insisto, le mie parole sono quelle di un padre di famiglia con una lunga esperienza, che conosce l'economia e che è stato imprenditore. I sondaggi fatti - ha concluso - mi portano a dire che i cambiamenti di consumo per paura non hanno alcuna ragione di essere».

A chi gli chiede se pensa che sarà accolto l'invito del capo dello Stato a sospendere le polemiche politiche e di stampa in vista del G-8 risponde: «Penso che sia logico che il capo dello Stato rivolga un invito del genere e mi sembra che sia anche logico che questo invito sia accolto. Non ho altro da aggiungere».

La ricostruzione in Abruzzo. «Abbiamo un piano ambizioso ma io sono sicuro che vinceremo la sfida». Silvio Berlusconi parla della ricostruzione della città dell'Aquila dopo il terremoto. «Sarà - dice il premier - il più grande cantiere del mondo. Si arriverà presto a 6500 operai. Stiamo realizzando per conto nostro 120 piastre, 16 aziende hanno già vinto le gare. Il primo lotto di abitazioni ci sarà dal 15 al 30 di settembre, l'ultimo per la fine di novembre. Entro la fine di settembre - conclude il premier - nessuno sarà nelle tendopoli».
E lancia una proposta: l'adozione dei monumenti dell'Aquila in via di restauro «agli amici del G-8, spiegando di avere «un conto aperto con il primo ministro spagnolo il quale
dovrebbe adottare proprio il forte spagnolo".

Napoli senza spazzatura. Silvio Berlusconi torna a rivendicare il successo degli interventi assunti dal governo anche contrastando quella spazzatura che «a marzo era stata messa lì in quanto spazzatura elettorale». Mentre un nutrito gruppo di manifestanti, dagli studenti dell'Onda napoletana ai cittadini preoccupati per la gestione della questione rifiuti, si è riunito al porto di Napoli per protestare contro il governo, il Presidente tira dritto sulla strada dell'ottimismo.

«Mi auguro - ha proseguito - che i turisti possano apprezzare l'impegno. Anche Napolitano, che ho sentito stamane, sono certo sia stato lieto di aver trovato Napoli ma anche le isole, riportate ai passati fasti e civiltà».

Da quando è stato varato il decreto rifiuti sono stati arrestati 842 cittadini sorpresi a gettare immondizia in strada e di questi 561 sono stati rinviati a processo, ha detto il premier Silvio Berlusconi, ribadendo che la responsabilità della raccolta rifiuti è «delle autorità locali». «Noi lo stiamo facendo al posto loro - ha aggiunto - ma prima o poi dovranno assumersi quelle responsabilità che, lo ripeto, sono di loro competenza».

La situazione della Campania dal punto di vista dei rifiuti «è molto migliore di quanto sta accadendo in altre regioni, come la Sicilia, ma anche il Lazio e la Liguria, dove le discariche sono in fase di esaurimento e mancano impianti di incenerimento», ha detto il Presidente, ricordando che , in attesa del realizzazione dei termovalorizzatori previsti in Campania, 3,3 milioni di tonnellate di rifiuti sono ancora ospitabili nelle discariche finora allestite, contro i 2 milioni di tonnellate annualmente prodotte in Campania. Per quanto riguarda Acerra, il presidente del Consiglio annuncia che si sta completando la fase di collaudo della terza e ultima linea di produzione, con soddisfacenti risultati nella produzione di energia elettrica». Berlusconi annuncia, infine, l'avvio nelle prossime settimane della gara d'appalto per l'impianto di Napoli.

29 giugno 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI 0 0 VOTI
|	Condividi su: Facebook Twitter |Vota su OkNotizie |Altri