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Napolitano: «C'è bisogno di più coesione sociale e nazionale»

di Nicoletta Cottone

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1 giugno 2009

«C'è bisogno di più coesione sociale e nazionale per prendere la strada delle riforme necessarie allo sviluppo del paese». Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano avvia i festeggiamenti per la ricorrenza del 2 Giugno chiedendo al paese «coesione», «rispetto dei ruoli istituzionali» e un «civile confronto tra opinioni diverse». In tempi di «aspre contrapposizioni», evidenti a chi guarda alle cose «senza paraocchi», la coesione è un «obbligo» per avviare una nuova stagione di riforme.


Sia avviata presto l'opera di ricostruzione in Abruzzo. In occasione della Festa della repubblica, che si festeggia domani, il presidente ha deciso di dedicare l'apertura del suo discorso alle popolazioni terremotate, rivolgendo un particolare saluto alle famiglie dell'Aquila e dell'Abruzzo che vivono questa giornata fuori dalle loro case distrutte o danneggiate, dunque tra gravi disagi e difficoltà. «L'augurio – ha proseguito il Capo dello Stato - è che possano veder presto avviata l'opera di ricostruzione, rinata la città de L'Aquila, gettate le basi di un futuro migliore».

Segni di unità, ma anche aspre contrapposizioni politiche. Il Capo dello Stato ha ripercorso i segni di unità che hanno caratterizzato questo periodo, dal fronte comune nella drammatica emergenza del terremoto, alla ritrovata unità nel celebrare il 25 aprile e nel rendere omaggio alle vittime del terrorismo, delle stragi, della violenza politica di ogni colore, nel ricordare con gratitudine gli eroici magistrati e appartenenti alle forze di polizia caduti nella lotta contro la mafia. Ma non ha taciuto sulle aspre contrapposizioni politiche e istituzionali, soprattutto in periodo elettorale. «Basta guardare alla realtà senza paraocchi, per vedere che c'è bisogno – come ho detto e non mi stanco di ripetere – di più coesione nel paese, dinanzi alla crisi e alle tensioni che scuotono il mondo; e dunque anche in vista dell'importante, grande incontro internazionale che si terrà il mese prossimo a L'Aquila e che costituirà per l'Italia un impegno e un'occasione di straordinario rilievo».

Imboccare finalmente la strada delle riforme. In particolare, ha detto Napolitano, nell'imboccare «finalmente la strada delle riforme necessarie al paese e al suo sviluppo c'è bisogno di più coesione sociale e nazionale : nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali; nel libero e civile confronto tra le diverse opinioni. Sono convinto – ha concluso il Presidente Napolitano - che sia questo un auspicio diffuso tra gli italiani. Di certo è il mio augurio nell'interesse della Repubblica che oggi festeggiamo perché dal 2 giugno del 1946 con essa si identifica la nostra patria».

1 giugno 2009
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