Si fa sempre più netta la spaccatura tra i vertici nazionali e gli esponenti siciliani del Pdl. «Gli amministratori che si sono autosospesi in Sicilia sono molti di più di quanto scritto dai giornali» ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè in un'intervista a KlausCondicio. «In questo momento ne contiamo oltre 600, ma sto aggiornando la cifra in tempo reale. Credo che ora si sia capito anche a Roma che sia obbligarono dialogare. Quando mai la politica si è fatta a colpi di accetta? La politica si fa ragionando altrimenti andiamo a casa!».
La frattura all'interno del Pdl è iniziata la scorsa settimana con la decisione del presidente della Regione Sicilia di sciogliere la giunta regionale in polemica con gli alleati. «Non è tollerabile - aveva detto il governatore - che i coordinatori dei partiti alleati finiscano per sabotare gli interessi della Sicilia». La decisione di Lombardo ha spaccato in due il Pdl. Parte del partito infatti ha scelto di sostenerlo. E il governatore ha così nominato tre deputati siciliani del Pdl, Gianfranco Bufardeci, Michele Cimino e Luigi Gentile, assessori nella nuova giunta. Scelta che ha provocato l'immediata sospensione dal partito. I tre deputati sono stati immediatamente sospesi dai coordinatori nazionali del partito Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini.
La mossa dei vertici nazionali ha provocato malcontento nel Pdl siciliano. Diversi amministratori, in solidarietà con i tre "ribelli", hanno scelto così di autosospendersi. E il loro numero, come confermano le parole di Gianfranco Micciché continua ad aumentare. C'è tensione nel centro-destra siciliano. La decisione del premier Berlusconi di aspettare l'esito delle elezioni europee per intervenire sulla faccenda è sintomatico di come, per ora, la parola d'ordine all'interno della coalizione sia: gettare acqua sul fuoco. Così probablimente si spiega anche l'annullamento all'ultimo minuto dell'incontro che doveva tenersi a Catania tra i vertici locali del partito i coordinatori nazionali Bondi, La Russa e Verdini. (An. Fr.)