BARI - Non è neppure cominciata l'assemblea dei 126 delegati, in rappresentanza di 175mila votanti delle primarie del 25 ottobre, chiamati a votare la proposta della segreteria regionale del pd di candidare alle prossime elezioni regionali il sindaco di Bari, Michele Emiliano. Non è cominciata perché, secondo la versione ufficiale fornita dal segretario del pd, Sergio Blasi, "non c'erano le condizioni democratiche per avviare il confronto fra i delegati", riferendosi al fatto che un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali aderenti allo stesso Pd, avevano manifestato fuori e dentro il salone dell'hotel Excelsior contro la decisione dei vertici del Pd di candidare Emiliano.
In realtà, ai più è sembrata una scusa per rinviare la decisione su Emiliano a data da destinarsi, proprio perché ieri il sindaco di Bari ha chiesto come condizione all'accettazione di candidarsi l'unanimità del voto dei delegati, fatto peraltro impossibile da ottenere. Così Emiliano ha preso carta e penna ed ha scritto ai delegati. "Ho riflettuto a lungo ed ho deciso che domani (oggi, ndr) chiederò il voto all'unanimità. Non posso reggere una responsabilità del genere senza unanimità. Altrimenti proporrò all'assemblea di indicare un altro candidato ed in particolare Vendola. Non posso accettare un rischio così grande senza adeguato sostegno. Troppe polemiche interne ucciderebbero il mio ruolo e la campagna elettorale. Persino Boccia ha detto che i suoi si asterranno (Francesco Boccia, deputato ex margherita che ha poi smentito, ndr). Tutto quello che potevo fare L'ho fatto. Adesso è l'ora di decidere. Altrimenti sarò felicemente ancora sindaco. Senza rimpianti". Firmato, Michele Emiliano.
Questa presa di posizione di Emiliano è sembrata a molti l'inizio di una ritirata. Il segretario regionale Blasi spera in una posizione di Emiliano più morbida, cioè che si renda disponibile anche ad accettare la candidatura senza l'unanimità. Del resto, c'è un accordo da onorare, quello firmato solo due giorni fa con l'Udc che appoggerà il centrosinistra in Puglia solo se si candida Emiliano. Di certo c'è che una larga fetta della base del Pd in Puglia, disposta a sostenere l'attuale governatore Nichi Vendola (che correrà da solo) è la vera spina nel fianco dei vertici nazionali del Pd. Che per dirla con un assessore regionale del partito di Bersani "non sa più come uscire da questa situazione".