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La minima sfiora i 600 euro
Da gennaio, per effetto della perequazione automatica, le pensioni saliranno dello 0,7%. Le minime saliranno a 460,97 euro al mese, ma chi ha diritto alla maggiorazione legata al vecchio milione al mese potrà contare su 597,41 euro.
Nel 2010 importi più alti dello 0,7% anche per assegni e pensioni sociali che arriveranno rispettivamente 411,51 e 339,13 euro al mese. Per i trattamenti superiori al minimo l'aumento dello 0,7% spetterà integralmente (100%) sulla fascia di pensione mensile fino a 2.288,80 euro e dello 0,525% (75%) sull'importo eccedente.
Scattano i nuovi coefficienti
Le nuove pensioni calcolate con il sistema misto e contributivo saranno più basse. L'importo mensile risentirà dell'entrata in vigore dei nuovi coefficienti di trasformazione, con una riduzione degli assegni tra l'1 e il 10 per cento. La riduzione peserà in misura piena sulle pensioni liquidate con il solo sistema contributivo. I coefficienti avranno un impatto più soft sulle pensioni liquidate con il sistema misto, che tuttavia penalizzerà in modo più rilevante i lavoratori autonomi.
Le donne statali via a 61 anni
Dal 1?gennaio, sale a 61 anni l'età per la pensione di vecchiaia delle donne che lavorano nella Pa. L'età richiesta arriverà a 65 anni nel 2018 (aumento di un anno di età ogni 24 mesi). La misura vale anche per le dipendenti del comparto sanità, comprese le infermiere. L'aumento del limite non si applica alle dipendenti pubbliche che compionoil 60?anno di età e il requisito contributivo (20 anni ) per la vecchiaia entro il prossimo 31 dicembre.
Aumenti per i collaboratori
Previdenza più cara per i lavoratori parasubordinati iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell'Inps. Da gennaio scatta il terzo e ultimo adeguamento previsto dalla legge 247/2007, che porta dal 25,72 al 26,72% il prelievo sui compensi. L'aliquota comprende la quota (0,72%) destinata al finanziamento dell'assegno familiare e delle indennità di malattia e maternità.
Il contributo alla gestione separata resta fermo al 17% per i pensionati e per coloro che hanno un'altra copertura previdenziale.
Invalidità civile, richieste online
Nuove regole da gennaio sul riconoscimento dell'invalidità civile.
Le domande non vanno più presentate agli sportelli della Asl ma direttamente all'Inps e solo via internet. Anche i medici dovranno compilare online i certificati che attestano lo stato invalidante.
Con il passaggio dalla carta alla telematica si conta di ridurre da 345 a 120 giorni il tempo medio per il riconoscimento dell'invalidità e l'attribuzione dei benefici (quali pensioni, assegni di accompagnamento ecc).
Stop al modello Red se si dichiarano anche altri redditi
Nel 2010 la gran parte dei pensionati che percepisce prestazioni legate al reddito non sarà più obbligata a presentare tramite i Caf il modello Red. La legge anticrisi 102/2009 ha infatti stabilito i che dal 1?gennaio prossimo tutte le informazioni riguardanti redditi dei pensionati devono essere comunicate all'Inps e agli altri enti dal fisco e dagli uffici pubblici che ne sono in possesso.