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Sei indirizzi per i licei
Nonostante l'inciampo al consiglio di Stato dovrebbe riuscire a partire quest'anno la riforma delle scuole superiori varata dal ministro Gelmini. Nella nuova scuola sono previsti sei licei (classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale e di scienze umane) e 11 indirizzi per gli istituti tecnici, che andranno a sostituire gli attuali 39 percorsi articolati in circa 200 piani di studio diversi. Comuni a tutti gli indirizzi saranno il rafforzamento della lingua straniera: sarà obbligatoria per tutti e una matieria non linguistica potrà essere insegnata in inglese.
Maturità con lode più difficile
Sempre più avaro il punteggio per la maturità, a partire dall'anno prossimo. Per ottenere la lode a giugno sarà indispensabile centrare i 100 punti "sul campo", senza ricorrere al bonus di 5 punti a disposizione della commissione. Questa possibilità, però, sarà aperta solo agli studenti che agli scrutini finali dell'ultimo anno possono vantare in pagella almeno un 8 in tutte le materie, compresa la condotta. Per loro, poi, la decisione di assegnare tutti e 25 i punti possibili al curriculum scolastico dell'ultimo anno e i 75 punti delle prove d'esame dovrà essere assunta all'unanimità.
La nuova via per la cattedra
Attendono solo il via libera finale i nuovi percorsi di formazione per diventare insegnanti, in sostituzione delle Scuole superiori per l'insegnamento ormai abolite. La strada verso la cattedra nelle scuole medie e superiori sarà sempre articolata sul binomio laurea magistrale - tirocinio, con numeri programmati nell'accesso ed esame abilitante alla fine del percorso. Per insegnare nella scuola dell'infanzia e nella primaria sarà invece necessaria una laurea quinquennale a ciclo unico accompagnata da un tirocinio a intensità crescente a partire dal secondo anno.