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Il Tar del Lazio respinge il ricorso
per la lista Pdl in provincia di Roma

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8 marzo 2010
Renata Polverini - Ansa

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta del Pdl di sospendere il provvedimento con cui la Corte di Appello di Roma ha escluso la lista circoscrizionale provinciale del Pdl di Roma dalle prossime elezioni per la Regione Lazio.

La seconda sezione Bis del Tribunale, presieduta da Edoardo Pugliese, ha fissato la discussione nel merito del ricorso al 6 maggio 2010. Tuttavia il pronunciamento del tribunale amministrativo non chiude affatto la vicenda, che va ingarbugliandosi di giorno in giorno. A questo punto, infatti, si attende di capire cosa deciderà l'ufficio centrale circoscrizionale dove oggi il Pdl - proprio sulla base di quanto interpretato dal decreto legge 5 marzo 2010 numero 29 approvato venerdì sera dal Consiglio dei ministri - ha nuovamente depositato la lista dei candidati e il faldone dissequestrato dai carabinieri. L'ufficio ha 24 ore di tempo per pronunciarsi.

Nelle motivazioni dell'ordinanza con cui il Tar del Lazio ha respinto la richiesta del Pdl di sospendere l'esclusione della lista dalla competizione elettorale di fine marzo, i giudici stabiliscono che al caso in esame non è applicabile il decreto varato dal governo e firmato dal presidente della Repubblica perché le elezioni regionali del Lazio sono disciplinate dalla legge regionale numero 2 del 2005. È proprio in applicazione di tale legge che la richiesta del Pdl non può essere accolta.

Bomba carta contro sede del Pd
In serata la notizia di una bomba carta lanciata oggi davanti al circolo del Partito Democratico di via Scarlatti ai Parioli, a Roma. Lo ha reso noto Esterino Montino, vicepresidente della Giunta della Regione Lazio. «Ancora una volta - dice - le sedi del Pd sono bersaglio di atti intimidatori, gravi e violenti. In particolare questo episodio avviene nel corso di una campagna elettorale estremamente delicata».

«Faccio appello - sottolinea Montino - a tutte le parti politiche affinché il confronto si svolga sul merito delle questioni e da parte di tutti siano condannate ed evitate azioni estranee alla dialettica democratica. Confido nell'operato delle forze dell'ordine, che immediatamente avvertite si sono subito recate sul luogo, e nel fatto che sapranno individuare i responsabili di questo, fortunatamente innocuo, attentato che non ha causato danni ma molta paura fra i cittadini e i militanti che in quel momento si trovavano all`interno dei locali».

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8 marzo 2010
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