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Mamme di Adro contro il donatore:
«Ingiusto per chi paga la retta»

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13 aprile 2010
Una mensa scolastica (Ansa)

Fa discutere la vicenda dell'anonimo imprenditore di Adro che ha saldato il debito contratto da alcune famiglie del paese con la mensa della scuola. Debito che era costato l'esclusione di alcuni bambini dai pasti.
Oggi, alcuni genitori degli alunni che hanno sempre pagato le rette della mensa infatti hanno espresso la loro contrarietà nei confronti del gesto. «Poiché la mensa non è un servizio - ha dichiarato una mamma fuori dalla scuola primaria - non è obbligatorio accedervi, mentre è obbligatorio pagare per entrarvi. E non si può certo risolvere così la questione perchè a settembre si ripresenterà di nuovo». La scelta dell'anonimo imprenditore divide anche i lettori del Sole24Ore.com che hanno commentato la notizia. Gran parte apprezza il gesto dell'anonimo benefattore, altri invece contestano la «logica assistenzialista» dietro il seppur nobile gesto. Ne pubblichiamo alcuni di un orientamento e dell'altro.

Favorevoli
«Finalmente una lezione di civiltà, di logica e di umanesimo. Finalmente qualcuno che vede anche il domani. Spero che la società riesca a ribellarsi più spesso all'insensata miopia dell'egoismo. Grazie, grazie di cuore» scrive Anna. Ecco invece cosa scrive Piero: «Una lettera così dovrebbe essere il codice morale di tutti gli operatori politici, ecclesiastici e sociali». «Vivo nel profondo e ricco nordovest - scrive Enrico - e come lei, anche se son rimasto un operaio sto economicamente decisamente meglio di 48 anni fa, quando a 13 anni ho iniziato a lavorare (in nero) in una «boita» di un artigiano. Voglio farle i complimenti non solo per il gesto ma sopratutto per i contenuti fortemente condivisibili della sua lettera; oggi per me, anche se piove, è un bel giorno perchè con il suo gesto scopro che per la nostra società (forse) c'è ancora un futuro di speranza. Enrico

Contrari
Meno folta ma certo molto agguerrita la schiera invece di chi è contrario il gesto. Ecco cosa scrive Alessia: «Ma voi delle belle parole lavorate? avete famiglia? figli che vanno a scuola? avete l'orgoglio di farcela da soli o siete come quelle persone che si dicono «TANTO QUALCUNO CI PENSA !!!». Altri come Marinella apprezzano la solidarietà del gesto che però «avrà il sapore dell'assistenzialismo e nulla avrà risolto se non il disagio dei bambini trattati in maniera diversa». Altri, come un lettore che si firma Cip cercano di riflettere sulla relatività del concetto di giusto e ingiusto. «Buon per questa persona - scrive - e per le persone che ne beneficeranno ma visto che sono un operaio in cassa integrazione e al contrario di altri pago lo stesso la retta penso che dal prossimo mese smetterò di pagare..E' brutto dirlo ma il confine tra giusto o meno e molto labile».

Anonimo benefattore paga la mensa ai bambini di Adro e attacca la politica, polemiche
A Milano circa il 5% delle famiglie non paga la mensa scolastica
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La lettera del cittadino di Adro

13 aprile 2010
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