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Epifani al congresso Cgil promuove la green economy

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5 maggio 2010
Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani (Infophoto)


Polemiche, fischi, ma anche proposte programmatiche. Al via il XVI congresso della Cgil a Rimini. Davanti al Palacongressi, dove si tiene l'assemblea, un sit-in di protesta di alcuni lavoratori precari. Si sono incatenati simbolicamente proprio davanti all'entrata del palacongressi. «Chi non si muove non può rendersi conto delle proprie catene. Epifani: Ignorateci adesso», la scritta che appariva sul cartellone davanti all'ingresso.

Fischi a Sacconi, Bonanni, Angeletti e Polverini. Ovazione per Vendola
E bordate di fischi dei delegati al XVI congresso della Cgil per alcuni ospiti seduti in platea. Manifestazioni di disapprovazione sono state riservate al presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ai segretari generali di Cisl, Raffaele Bonanni, e Uil, Luigi Angeletti, e al governatore del Lazio, Renata Polverini. Applausi invece per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e addirittura un'ovazione per il governatore della Puglia, Nichi Vendola. Quanto a Marcegaglia, è la prima volta che un presidente di Confindustria partecipa al congresso della Cgil.

Epifani: «Un piano straordinario per l'occupazione»
La crisi ha portato "una decrescita significativa nella nostra economia" e "perdiamo davvero quel milione di posti di lavoro che avevamo previsto, di cui oltre un terzo nel Sud", per questo serve "un piano straordinario" triennale che con interventi mirati per ridurre dal 10% al 7,5% "la percentuale dei tassi reali di disoccupazione". Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, aprendo il XVI congresso del sindacato La Cgil sostiene la richiesta di un piano straordinario triennale per il lavoro con "dati precisi", dice Epifani. Oltre alla pubblica amministrazione, rileva, "un piano di investimenti pubblici e privati direttamente orientati a ricerca e sviluppo, con le ricadute sui processi e le innovazioni di prodotto, possono portare fino a 150.000 nuovi posti di lavoro. Un piano di politica industriale sostenuto da meccanismi d'incentivazione, come sgravi fiscali e crediti di imposta può dare vita fino a 300.000 posti di lavoro.

La riconversione verso la green economy
Andare verso un'economia green produrrebbe in tre anni 70.000 posti di lavoro, con una forte propensione negli anni a venire. Un piano di micro opere infrastrutturali da realizzare a livello comunale, tramite una flessione intelligente del Patto di stabilità interno, aggiungerebbe 150.000 posti di lavoro". E se ci sarà la riapertura del turn over in scuola, università e pubblica amministrazione per almeno tre anni, sottolinea Epifani, la Cgil, "di fronte a una disponibilità del Governo a muoversi in questa direzione" é pronta "ad armonizzare i nuovi rinnovi contrattuali che vanno definiti nei settori pubblici e nella scuola come una parte dei costi di questa scelta". Il piano straordinario per l'occupazione e il lavoro, aggiunge Epifani, "si deve muovere all'interno di un disegno che punta ad estendere e a riformare gli ammortizzatori sociali e a cambiare in profondità la struttura del nostro prelievo fiscale, troppo pesante nei confronti dei redditi da lavoro e di pensione, e anche verso le imprese che impiegano più occupazione".

Fermare l'attacco ai diritti del lavoro
L'attacco ai diritti del lavoro portato dal Governo "non va bene". Lo ha sottolineato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, aprendo il XVI congresso della confederazione. "Lo smantellamento dell'accordo sul welfare - ha detto - ha rappresentato il primo passo di un vero e proprio disegno di controriforma dei diritti". In particolare, lo conferma "la forzatura in materia di ricorso all'arbitrato". La Cgil "condivide e apprezza la decisione del presidente Giorgio Napolitano di rimandare all'esame della Camera il disegno di legge. Non ritroviamo - ha aggiunto - nella correzione operata da maggioranza e Governo in Parlamento la risposta corretta alle osservazioni molto forti e fondate del Quirinale. In materia di sciopero la forzatura del Governo è altrettanto grave". Contro l'arbitrato, per il diritto di sciopero, la riforma degli ammortizzatori sociali "continueremo a mobilitarci, informare i lavoratori, a batterci e - ha concluso Epifani - a scioperare per evitare soluzioni che riducono diritti e ci allontanano dalle scelte dei paesi europei".

«Convergenza di analisi tra Cgil e Confindustria»
Cgil e Confindustria condividono l'analisi sul declino industriale del Paese e il Governo deve riflettere e fare di più per superare la crisi, ha detto Epifani. "Nel suo convegno di Parma - ha spiegato alla platea che ospita per la prima volta la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - la Confindustria ha chiesto al Governo di fare di più partendo da un quadro di evoluzione delle dinamiche economiche degli ultimi decenni che portano a una conclusione molto vicina a quella a cui da tempo siamo pervenuti, intorno al tema del declino relativo del nostro sistema industriale". Un'esigenza condivisa anche da altre parte sociali ed enti locali. "Il Governo rifletta su tutto questo - ha sottolineato Epifani - e lo dico soprattutto al ministro dell'Economia impegnato in un ruolo non facile in una fase di turbolenze dei mercati finanziari che tornano a muoversi quasi come prima della crisi».

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5 maggio 2010
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