«Naturalmente è possibile, anzi probabile, che prima o poi il virus della febbre suina arrivi anche in Italia». Lo afferma oggi il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio.
Fazio torna però a tranquillizzare i cittadini: «Noi siamo pronti all'eventualitá» che la nuova infezione, giá entrata in Europa con un caso in Spagna e due in Scozia, arrivi anche nella Penisola. «Il rischio pandemia c'è - ammette Fazio - tutto dipende da come verrá gestita. Ricordo che anche l'influenza stagionale ogni anno fa milioni di morti, perchè tutti i virus influenzali sono potenzialmente forieri di complicanze polmonari e quindi di possibili esiti infausti».
Per l'intanto «abbiamo incaricato l'Istituto farmaceutico militare di Firenze di incapsulare 30 milioni di dosi di farmaci antivirali», per essere pronti all'eventualitá che l'epidemia di febbre suina scoppiata in Messico arrivi anche in Italia, ha detto il sottosegretario. Fazio ricorda poi che «in tutto abbiamo a disposizione 40 milioni di dosi di antivirali, per trattare 4 milioni di cittadini». Ma di questi 40 milioni, precisa, «10 milioni di dosi erano giá pronte, mentre 30 milioni erano ancora da confezionare in capsule. Una decisione giustissima presa dal Governo precedente - puntualizza Fazio - e legata al fatto che il principio attivo» ingrediente base di queste 30 milioni di dosi, «in polvere ha una durata media di 10 anni, mentre in capsule di soli tre anni. Pertanto, se il prodotto fosse stato acquistato giá in capsule due anni fa, sarebbe scaduto tra un anno». Perciò «adesso abbiamo incaricato l'Istituto farmaceutico militare di Firenze di procedere all'incapsulamento», spiega.
A porre in risalto il problema dell'incapsulamento era stato il senatore Ignazio Marino del Pd, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale. «L'Italia è preparata all'emergenza dell'influenza suina come Cipro. Anzi, loro, forse, sono un po' più avanti di noi», aveva detto ieri il senatore Marino, spiegando che «in queste ore in cui c'è il rischio di una emergenza sanitaria nazionale», il governo «ci dice che non ci sono problemi» ma sono «bugie». Certo, ha poi aggiunto l'esponente del Pd, «mi auguro che il virus non sia pericoloso e che non avremo nessuna pandemia». Però, «il farmaco per combattere il virus non è neanche incapsulato, si trova in bidoni di principio attivo. Ci sono 40 milioni di dosi che viaggiano verso Firenze e lì dovranno essere incapsulate».