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Una nota della Commissione europea del luglio 2008, inoltre, aveva messo in dubbio le qualifiche dei tecnici della compagnia che era stata messa sotto osservazione ma non inserita nella «lista nera».
Pronta la reazione del ministro dei Trasporti yemenita, Khalid Ibrahim al-Wazir. «Il velivolo della compagnia aerea yemenita precipitato oggi non aveva problemi tecnici e non era vecchio». È quanto ha detto alla Tv satellitare al-Arabiya. Rispondendo alle «osservazioni» delle autorità francesi, il ministro ha ribadito di non credere «che l'aereo fosse vecchio». Infine, per il ministro «le osservazioni dei francesi erano tutte» di carattere non tecnico.
Il commissario europeo per i Trasporti, Antonio Tajani, ha sottolineato che la compagnia aerea Yemenia non era nella lista nera dell'Unione europea sulle aerolinee a rischio. Nel corso di una conferenza stampa Tajani ha spiegato che all'origine dell'incidente, «c'è stato qualcosa di strano con il cambio a Sanaa». Il commissario ha aggiunto: «Parleremo con i responsabili della compagnia per capire che cosa è successo».
La Farnesina: non dovrebbero esserci italiani. Fonti della Farnesina hanno segnalato che non risulta al momento che ci fossero cittadini italiani a bordo del volo della compagnia di bandiera yemenita. L'Unità di crisi del ministero degli Esteri, hanno aggiunto le fonti, sta comunque portando avanti le verifiche del caso ed è in attesa della lista definitiva dei passeggeri. Secondo il responsabile aeroportuale, la maggior parte dei passeggeri erano residenti delle Comore che rientravano da Parigi. Il Quai d'Orsay (il ministero degli Esteri francese) ha confermato l'incidente e ha soltanto precisato per il momento che l'ambasciata di Francia a Sana'a sta procedendo ai controlli necessari.