«L'economia mondiale sta iniziando a uscire da una recessione senza precedenti nell'era successiva alla Seconda Guerra mondiale, ma una stabilizzazione non è uniforme e si prevede una ripresa debole». Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale in un aggiornamento del World Economic Outlook, sottolineando che «le condizioni finanziarie sono migliorate più del previsto, grazie agli interventi pubblici. Gli ultimi dati suggeriscono che il tasso di declino dell'attività economica sta rallentando, anche se con differenze fra le varie aree.
Nonostante questi segnali positivi, «la recessione globale non è finita, e la ripresa è prevista lenta», aggiunge il Fondo evidenziando come «la priorità è rafforzare il sistema finanziario: le politiche macroeconomiche devono essere di sostegno, mentre preparano il terreno a un ordinato ritiro degli straordinari interventi pubblici».
L'Istituto ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita globale del 2010 collocandole al 2,5% con un miglioramento di 6 decimi di punto rispetto alle stime dell'Outlook di aprile. E ha peggiorato di un decimo di punto le stime 2009 al -1,4%. Per l'Italia l'istituzione di Washington ha rivisto nettamente al ribasso (-0,7 punti) le stime per quest'anno, prevedendo per quest'anno un calo del Pil del 5,1%, sostanzialmente allineato alle previsioni delle altre istituzioni. Migliorano, invece di 3 decimi di punto a -0,1% quelle del 2010.