Silvio Berlusconi è «sotto assedio», plana «l’ombra delle dimissioni», la situazione politica è «imprevedibile». Riflettori della stampa estera puntati sull’Italia, dove la Corte Costituzionale comincia a esaminare l’immunità del premier e il mondo politico è in subbuglio per la sentenza che accusa Berlusconi di corruzione nel caso Mondadori. Due temi affiancati anche nelle cronache dei media stranieri.
Il Financial Times mette in rilievo i problemi di Berlusconi con la giustizia in un richiamo sulla homepage del suo sito web: Berlusconi reagisce alle accuse di corruzione con atteggiamento «di sfida», il Primo ministro italiano «è sotto assedio», ma insiste nel dire che porterà a termine il mandato. Il quotidiano britannico pubblica due articoli sulla nuova vicenda giudiziaria e ripropone i link a un’analisi e un editoriale, pubblicati di recente, molto critici nei confronti del premier.
«Le ultime accuse di corruzione» scrivono i corrispondenti del Ft Guy Dinmore e Vincent Boland, «rafforzano la sensazione di un Primo ministro sotto assedio, protetto solo dalla sua influenza sui media, dalla sua ricchezza personale e dall'immunità» accordata da una consistente maggioranza in Parlamento. Ma tali accuse «servono anche a dimostrare la mancanza di un’alternativa da un'opposizione di centrosinistra divisa dalle lotte interne» e «l’assenza di un chiaro successore».
L’ipotesi di un governo tecnico, spiega il Ft, è stata respinta da Gianfranco Fini, «uno dei suoi possibili eredi» e dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, secondo la quale un governo tecnico nuocerebbe all’Italia. L’articolo fa notare che nessun grande imprenditore si è pronunciato pubblicamente contro Berlusconi né ha chiesto le sue dimissioni. Ma alcuni, continua il Ft, «in privato» esprimono un certo «sgomento» per quella che percepiscono come «la paralisi del governo causata dalla sua distrazione per i propri problemi legali».
«Il sostegno per il governo di centrodestra sta declinando», osserva il Financial Times, citando il fatto che le due maggiori banche italiane hanno rifiutato gli aiuti statali «per timore di essere coinvolte in troppi legami politici con un governo verso il quale un numero crescente di leader imprenditoriali sembra avere sfiducia».
Anche se le nuove accuse - scrive il Ft in un altro articolo - potrebbero «non avere conseguenze legali immediate» per Berlusconi, la sentenza punta di nuovo l’attenzione sui suoi affari e sulla sua influenza sui media italiani, dopo la manifestazione di massa in difesa della libertà di stampa che si è svolta lo scorso sabato. Berlusconi è anche «politicamente indebolito» dagli scandali sulla sua vita privata.
La Bbc sceglie di richiamare sulla prima pagine del sito un titolo sulla Consulta: «Corte italiana prende in esame l’immunità del Primo ministro». Se Berlusconi perde, «i suoi consiglieri dicono che potrebbe doversi dimettere». La legge sull’immunità – si legge sul sito della Bbc - ha permesso a Berlusconi di evitare diversi processi, tra cui uno in cui è accusato di corruzione. Si tratta del caso in cui Berlusconi era stato accusato di avere corrotto l’avvocato inglese David Mills (poi condannato) per indurlo a una falsa testimonianza. Se la legge fosse giudicata incostituzionale, secondo il corrispondente Duncan Kennedy, Berlusconi sarebbe di nuovo soggetto a processi che potrebbero «indebolirlo politicamente», in un momento in cui il suo sostegno è già intaccato da scandali personali.
Per il Times Online, la decisione dei quindici giudici della Corte costituzionale ha il potenziale di paralizzare il governo italiano. C’è particolare attenzione sulle deliberazioni della Consulta, che deve pronunciarsi sul Lodo Alfano: «Inizia il caso sull’immunità di Berlusconi, mentre leader affronta un esborso di 690 milioni di sterline per corruzione». Se la sentenza andrà contro il Primo ministro, scrive Lucy Bannerman, aumenterà la pressione su di lui, mentre combatte contro una serie di accuse sessuali ed è appena stato definito «corresponsabile per corruzione» nel caso Mondadori.
«Tutta la vita politica è sospesa» alle decisioni dei giudici della Corte Costituzionale, scrive Richard Heuzé sul quotidiano francese Le Figaro. Sotto il titolo «Sentenza ad alto rischio per Berlusconi», scrive: «Non è esagerato dire che la sorte della legislatura e l’avvenire di Silvio Berlusconi ne dipendono. Nel clima di nevrosi che regna in Italia, tra un’inerzia profonda e polemiche tanto violente quanto effimere, come sottolinea il politologo Sergio Romano, questo verdetto potrebbe essere la scintilla che mette fuoco alle polveri». A suo parere, tutti gli scenari sono possibili, comprese le elezioni anticipate.
Le parole chiave delle motivazioni della sentenza sul caso Mondadori, «Berlusconi corresponsabile» e «corruzione», trovano spazio nei titoli di vari siti francesi, dal Nouvel Observateur a Les Echos (che ha anche un titolo su Berlusconi «allibito»), a Le Monde. Quest’ultimo dedica un articolo di riflessione politica all’indomani della manifestazione per la libertà di stampa: «La nuova galassia anti-Berlusconi si organizza al di fuori dei partiti di opposizione». Secondo Philippe Ridet, intellettuali, cineasti, scrittori hanno preso il testimone da una sinistra «paralizzata dai dissensi».
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