ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo | ARCHIVIO |
Berlusconi e la giustizia, raffica di editoriali sui media esteridi Elysa Fazzino |
|||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||
9 ottobre 2009
|
|||||||||||||||||||||||
![]()
Berlusconi in crisi, Italia in crisi: il mondo ci guarda e dà consigli. La stampa estera continua a dibattere sulle conseguenze politiche della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la legge sull’immunità del Primo ministro italiano.
In un editoriale intitolato «La crisi di Berlusconi», il Financial Times constata che togliendo l’immunità al premier italiano la Consulta lo ha colpito «là dove fa davvero male». E’ il più «grave scacco» di Berlusconi, ma la Corte «è arrivata a dare il giudizio giusto. Il capo di governo in una democrazia non può essere al di sopra della legge. Ogni altro verdetto sarebbe stato un’ulteriore deformazione del disfunzionale sistema politico italiano».
Il Ft vede Berlusconi «chiaramente indebolito» e prevede che dovrà spendere più tempo a difendersi e avrà meno tempo per governare. Ma non si tratta di un «colpo mortale», perché il Primo ministro è «politicamente forte», ha la maggioranza in Parlamento, i suoi avversari di centrosinistra sono in crisi, i partner della sua coalizione si rifiutano di sfidarlo.
«Non possiamo fare altro che contemplare il triste stato della politica italiana», continua il Financial Times. A suo parere, però, «i suoi alleati di centrodestra dovrebbero pensare a mollarlo. L'Italia starebbe certamente meglio senza di lui».
Il quotidiano finanziario britannico coglie anche crescenti timori per le riforme in Italia. Guy Dinmore e Giulia Segreti registrano la preoccupazione di economisti e analisti: «Un governo di centrodestra guidato da un Primo ministro ferito e un’immagine della nazione danneggiata all’estero alimenteranno un senso di stagnazione che minerà l’economia e indebolirà il già limitato appetito per le riforme». In un altro articolo, Vincent Boland si interroga sul futuro dell'impero mediatico, dopo la condanna a pagare 750 milioni di euro alla Cir e la sentenza della Consulta. Due sono le aree dove le sentenze possono avere il maggiore impatto. Una è la strategia di Fininvest e Mediaset nell’arena internazionale: Mediaset controlla la spagnola Telecinco e ha fatto capire di volere comprare altri asset, «ma il governo spagnolo è tiepido all’idea e gli sviluppi di questa settimana potrebbero averlo ulteriormente raffreddato». La seconda area è il Milan: la crisi del club potrebbe avere diviso la famiglia Berlusconi, con la figlia Marina favorevole alla vendita e il premier contrario.
Un editoriale del Guardian - «Berlusconi finalmente di fronte alla giustizia» - censura la reazione del premier, che ha attaccato i giudici accusando tre Presidenti della Repubblica di avere riempito la Corte di «pericolosi sinistrorsi». «La persona che è pericolosa – nel senso che sta attivamente minando le istituzioni dell’Italia – è Mr Berlusconi», scrive il giornale. I processi e le indagini devono riprendere, ammonisce il Guardian, «anche se si risolvono in nulla». «I casi devono continuare. Ogni altro corso d’azione spingerebbe l’Italia ancora più lontano dal suo presente democratico e indietro verso il suo passato fascista».
L’Independent nell’editoriale «Berlusconi e le sue battaglie» ricorda che i sondaggi sembrano essere in calo. Anche se Berlusconi ha assicurato che andrà avanti «la realtà è che il suo futuro è ora nelle mani degli alleati della sua coalizione. Se decidono che stanno meglio senza di lui, non c’è baccano che possa mantenerlo in carica». L’Independent non crede che il premier sia già finito: «Sarebbe sciocco dare Berlusconi per spacciato. Ha dimostrato la sua capacità di resistenza molte volte in passato. Ma è possibile che anche il “miglior” leader dell’Italia trovi impossibile combattere su tanti fronti allo stesso tempo». Un altro titolo dell’Independent vede la crisi incombente.
Il Times, che in un editoriale di ieri aveva consigliato a Berlusconi di dimettersi, oggi pubblica un’analisi del corrispondente Richard Owen «L'Houdini della politica italiana potrebbe restare un’anatra zoppa». L’articolo inizia con un aneddoto. All’apertura di una mostra di dipinti di Santi europei, accanto al Cardinale Tarcisio Bertone, Berlusconi ha scherzato: «Sua eminenza, qui c’è una grave omissione… manca San Silvio». Stava scherzando, «ma non interamente», scrive Owen. Berlusconi – spiega - «crede ancora di essere una figura eccezionale cui non si applicano le normali regole». Ma il suo potere si è indebolito e ha di fronte il pericolo che chi guarda all’era post Berlusconi «comincerà a manovrare per la sua successione». Sulla homepage del suo sito, Il Times titola: «I processi sono assurdi, dice Berlusconi». «Le incriminazioni potrebbero scadere prima che dell’avvio del processo», titola il Telegraph. Un commento di Michael Day osserva che il sistema giudiziario italiano ha fatto una cosa giusta, ma ugualmente ha bisogno di riforma. Il sito della Bbc, nella sua ampia copertura data alla vicenda, mette online una galleria fotografica sull’ “annus horribilis” di Berlusconi.
|
|
||||||||||||||||||||||||||||