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Berlusconi e la giustizia, raffica di editoriali sui media esteri

di Elysa Fazzino

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9 ottobre 2009

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Anche il New York Times dedica un editoriale al caso italiano: «La legge e Silvio Berlusconi». Mercoledì – attacca il Nyt - è stata una brutta giornata per il premier, ma «una buona giornata per la democrazia italiana». Gli avvocati di Berlusconi – fa notare il quotidiano Usa - lamentano che la necessità di difendersi lo distrarrà dalle sue responsabilità. «Ma già sembra spendere molta più energia nel difendere la sua controversa vita privata che nell’affrontare i problemi dell’Italia», tra cui la bassa crescita, una corruzione «pervasiva» e deficit e debito tra i più alti d’Europa. Il giornale osserva che non ci sono successori «ovvi» né nel centrodestra né nel centrosinistra «Ciò non è una situazione accettabile per l’Italia o l’Europa. L'era di Berlusconi è durata abbastanza, con troppo pochi risultati positivi. E’ ora che entrambe le coalizioni sviluppino una nuova generazione di leader più costruttivi e competenti da presentare all’elettorato».

 

Il Wall Street Journal ha un commento intitolato «L'insostenibile nudità (legale) di Berlusconi». Dopo la bocciatura della legge sull’immunità, Berlusconi è esposto ai processi. Secondo il Wsj, potrebbe tentare di farsi sfiduciare in parlamento, portando Giorgio Napolitano a convocare elezioni anticipate. «Il risultato più probabile sarebbe la vittoria per Berlusconi»: sarebbe una nuova iniezione del capitale politico di cui ha bisogno per escogitare qualche altro modo per proteggersi dai processi. Il Wsj si rammarica che non sia stata fatta una profonda riforma della giustizia. Ma «nel contenzioso senza fine tra i discendenti di Machiavelli - e i loro avvocati - i veri perdenti sono gli italiani».

 

Sul settimanale Usa Time, l’articolo «Berlusconi colpito da scandali deve affrontare accuse penali», firmato da Jeff Israely, parte dalla scena finale del film “Il Caimano” in cui il regista Nanni Moretti immagina Berlusconi (interpretato da Moretti) condannato per corruzione che fa dichiarazioni minacciose dalle scale del tribunale. «La realtà si sta forse avvicinando alla finzione». Israely non sembra credere a un complotto dei cosiddetti forti e conclude: «Anche un Berlusconi indebolito appare tuttora forte rispetto al resto della classe politica italiana».

 

Sui siti francesi, è il giorno degli interrogativi. «Berlusconi è ancora in grado di restare al potere? », si domanda Le Monde sulla homepage. Secondo Philippe Ridet, il Primo ministro italiano «dispone ancora di parecchi atout per restare al potere»; sul piano giudiziario può ricorrere al metodo già utilizzato di far trascinare i processi. «E’ dal suo proprio campo che potrebbero venire i pericoli».  Berlusconi «oppone la legittimità delle urne a quella dei magistrati», scrive Mathilde Gérard sempre su Le Monde. Anche il Nouvel Observateur è interrogativo: «Berlusconi è davvero in pericolo?». Secondo la stampa nostrana, i processi sono vicini alla prescrizione e quindi i rischi sono limitati. Ma sul piano politico la sua posizione è più fragile e «si apre una fase di incertezza politica».

 

Le Figaro vede Berlusconi «con le spalle al muro giudiziario», un uomo ferito, poco disposto ad ascoltare i consigli alla moderazione del suo entourage. «Privato d'immunità, Berlusconi grida al complotto», titola Les Echos.

 Tra i media spagnoli, El Pais ha aperto il suo sito con un vistoso: «I loschi avvocati di Berlusconi in Italia». L'articolo di Miguel Mora riassume nel sottotitolo: «Gaetano Pecorella difese un mafioso, Cesare Previti fu condannato per corruzione, Niccolò Ghedini e Piero Longo simpatizzano con il partito fascista». Un altro articolo di Mora analizza lo scontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Berlusconi apre uno scisma istituzionale». Un altro titolo riguarda l'Europarlamento che «fustiga» la concentrazione dei media in Italia. Su El Mundo trova spazio la polemica con Rosy Bindi, definita da Berlusconi a "Porta a Porta" «più bella che intelligente». Un commento sul giornale economico Expansion - «Immunità ingiusta e giustizia sindacale» - giudica «inappropriata» la reazione di Berlusconi contro la Corte costituzionale contro Napolitano, ma critica anche la « rappresentanza sindacale politicizzata dei giudici».

9 ottobre 2009
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