ILSOLE24ORE.COM > Notizie Norme e Tributi ARCHIVIO

Lodo Alfano è legge dello Stato

di Nicoletta Cottone

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
22 luglio 2008
Il Guardasigilli, Angelino Alfano
Il lodo Alfano comma per comma

Il lodo Alfano è legge dello Stato. Il via libera
definitivo del Senato è giunto con 171 voti favorevoli (Pdl, Lega e Mpa), 128 contrari (Pd e Idv) e 6 astenuti (Udc). Il disegno di legge, che ha tagliato il traguardo dopo un iter di soli 25 giorni, sospende i procedimenti penali nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato (il presidente della Repubblica, i presidenti dei due rami del Parlamento e il presidente del Consiglio) per la durata del loro mandato. Un provvedimento controverso per l'opposizione, «giusto» e «urgente» per il Guardasigilli Angelino Alfano, quanto «l'abolizione dell'Ici o come la scelta di anticipare i termini della manovra economica, avendo trovato un paese in ginocchio». Si tratta, ha detto Alfano, di «un testo sobrio e ben calibrato rispetto ai principi e ai valori costituzionali che risultano coinvolti, nonchè in linea con le norme di altri ordinamenti occidentali». Al lodo Alfano «siamo contrari - ha detto invece Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato - perché con questa riforma si toglie un altro limite al sovrano». Per Anna Finocchiaro, «oramai siamo di fronte a un presidenzialismo di fatto, senza nessuno dei limiti, delle regole e dei controlli che hanno i regimi presidenzialisti veri».

Intanto il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro annuncia un referendum. Il Lodo Alfano, dice Di Pietro, «rappresenta un sequestro delle funzioni parlamentari, un ricatto che il presidente del Consiglio ha fatto a questo Parlamento». Il Pd non è d'accordo sull'urgenza del provvedimento e sulla formula scelta. «Il lodo Alfano è stato un disegno di legge unilaterale», attacca Vannino Chiti, vicepresidente del Senato (Pd). Gerardo D'Ambrosio (Pd), sottolineando che l'opposizione si è sforzata di mantenere un atteggiamento costruttivo, ha detto che se il lodo deve garantire il lavoro del premier, allora «non può essere rinunciabile», ha detto D'Ambrosio, perché altrimenti non si tratta di una garanzia, ma di un «privilegio: stiamo per approvare un privilegio e io non voglio votare dei privilegi per nessuno». Poi gli emendamenti sono stati tutti respinti dal fronte compatto della maggioranza.

Alfano ha auspicato che la riforma della giustizia sia condivisa dall'opposizione. «Oggi sulla riforma della giustizia - ha detto Alfano - il compito che ci attende é quello di una sfida difficile, é un appuntamento che noi abbiamo fissato per l'autunno. A quell'appuntamento noi ci saremo e speriamo di trovare anche molti settori dell'opposizione». Secco Di Pietro: fare una riforma della giustizia con il Pdl «è come dire al lupo mettiamoci a tavola insieme. Sapete che fine fa l'agnello?». Preoccupato anche il vicepresidente del Senato Vannino Chiti (Pd) «Vediamo se anche la riforma della giustizia sarà altrettanto unilaterale o ci sarà davvero un confronto sano e aperto con l'opposizione. Fino adesso non c'è stato».

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
22 maggio 2010
21 maggio 2010
21 maggio 2010
20 maggio 2010
20 aprile 2010
 
Gli esperti del ministero rispondono a tutti i dubbi sugli incentivi
La liquidazione: rimborsi e debiti
I redditi da dichiarare
La salute e gli altri sconti
La famiglia e la casa
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-