«Tutte le somme pagate ai lavoratori a titolo incentivante, nei limiti di 6mila euro, saranno tassate al 10%, purché il reddito non superi i 35mila euro annui». Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, è quasi alla conclusione del suo intervento all'auditorium del Massimo, durante il Forum lavoro, organizzato dal Sole 24 Ore e dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro. Ha appena illustrato la strategia del Governo per affrontare la crisi finanziaria ed economica. Una strategia che – ha ricordato – è stata preordinata a tre obiettivi: stabilità del sistema finanziario e del credito, garanzia di liquidità per le aziende, occupabilità attraverso la formazione. Quindi, Sacconi ricorda che il decreto legge 185/08 proroga la detassazione per le somme per incrementi di produttività. «Si tratta di una definizione ampia», dice il minsitro. Dunque, come è successo lo scorso anno, quando ministero del Lavoro e agenzia delle Entrate hanno progressivamente ampliato le voci detassabili, anche quest'anno sarà possibile fruire del prelievo ridotto per vari compensi pagati per "premiare" gli incrementi di produttività. Vale anche per gli straordinari, nonostante il decreto legge 185 non li citi più? «Sì – risponde il ministro – purché siano correlati a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa. Si tratta – ammette – di un cambio di prospettiva nella contrattazione. Invece di favorire gli accordi territoriali si agevolano i compensi più funzionali alle esigenze delle imprese».
La terza edizione di «Forum lavoro», che è stata trasmessa da Roma alle 56 sedi attivate sul territorio, ha registrato circa 12mila partecipanti, cui si aggiungono gli oltre 1.100 operatori che hanno seguito la manifestazione attraverso il sito internet del Sole 24 Ore e quanti hanno seguito la teleconferenza su Sky. In totale si stimano più di 15mila persone. Per il presidente del Consiglio nazionale, Marina Calderone, «è una grande soddisfazione».
Le relazioni degli esperti del «Sole» e della fondazione studi del Consiglio nazionale hanno approfondito i temi del lavoro che hanno tenuto banco negli ultimi mesi. I tecnici del ministero, dell'agenzia delle Entrate, dell'Inps e dell'Inail, con la formula della risposta ai quesiti, hanno chiarito alcuni aspetti dubbi e hanno rassicurato gli operatori circa i prossimi adempimenti. È il caso della comunicazione telematica per i disabili (si veda l'articolo a pagina 32) che scade a fine mese. Il ministero del Lavoro ha reso disponibile, nelle Regioni che non dispongono di un canale informatico, una piattaforma provvisoria. E ci sarà una proroga di un mese per chi non ha registrato variazioni della base occupazionale. E per il 770, in scadenza il 31 marzo, l'Agenzia si è fatta portavoce della volontà del ministero di rinviare il termine per l'invio al 31 luglio.
Sacconi ha raccordato le tessere che compongono il puzzle degli ultimi mesi. Non è tempo – dice – di riforme strutturali, ma occorrono interventi capaci di incidere nel breve periodo. Anche se, come ha fatto notare Michele Tiraboschi, collaboratore del ministro, le linee delle misure congiunturali preannunciano quelle strutturali. Nel caso degli ammortizzatori sociali, per esempio, il legislatore è deciso a superare la distinzione tra inclusi ed esclusi. Tanto che il decreto legge 185 estende le tutele agli apprendisti e ai collaboratori. «Il cofinanziamento degli enti bilaterali per gli assegni – ha concluso Tiraboschi – costituisce un canale parallelo: in assenza si applicheranno gli strumenti di sostegno in deroga». Il tutto sarà monitorato a cura dell'Inps: si vogliono evitare sovvenzioni a pioggia a chi non si impegna in un percorso di formazione o fa un lavoro in nero.