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Unico 2008: i ristoratori guadagnano come i pensionati

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19 luglio 2009

I primi dati sulle dichiarazioni dei redditi 2008 (relative all'anno d'imposta 2007), pubblicati sul Sole 24 Ore di martedì 14 luglio, avevano delineato un primo quadro dei contribuenti italiani. Secondo il Dipartimento fiscale del ministero dell'Economia, l'80% delle dichiarazioni non superano i 26mila euro, il 50% non va oltre 15 mila euro mentre la classe con un maggior numero di contribuenti è quella di coloro che dichiara redditi tra i 15 mila e i 20 mila euro. Meno dello 0,2% dichiara oltre 200mila euro l'anno.

Ma i dati possono essere ulteriormente analizzati e segmentati ed ecco che emerge un quadro più dettagliato: ristoratori come pensionati, con un reddito lordo tra i 14.500 e i 13.500 euro l'anno; commercianti, anche all'ingrosso, come lavoratori dipendenti, poco sopra i 19.000 euro; una folta platea di micro-società con contabilità semplificata che dichiara ancora meno, in media 17.000 euro.

Come sempre le fotografie panoramiche di intere categorie hanno il difetto di livellare le diversità dei redditi, di creare statistiche alla Trilussa. Certo non rendono giustizia alle differenze regionali e a quelle tra persone che svolgono lo stesso lavoro. Ma dai confronti appare spesso evidente che lo zoom del fisco mette a fuoco grandi contraddizioni. Ecco allora che il reddito medio degli imprenditori della categoria «servizi di alloggio e di ristorazione» (nella quale ci sono anche i titolari di piccoli alberghi, residence e camping, ma anche ristoratori, pizzerie e fast food) è in media di 14.597 euro e crolla a 13.545 euro per 100.000 su 120.000 imprenditori del settore che hanno optato per una forma societaria che consente la contabilità semplificata. Il loro reddito è praticamente identico a quello dei pensionati, che in media nelle dichiarazioni dello steso anno si attestano a 13.448 euro: li dividono solo 97 euro lordi.

Di confronto in confronto, appare che a dichiarare meno dei 19.335 euro dei dipendenti non sono gli «autonomi» ma le mini-società, le imprese di persone con contabilità semplificata che oramai sono la «formula» scelta da molti settori: il commercio, i ristoranti, le attività edili. Il reddito da lavoro autonomo si attesta a 37.124 euro, grazie ai redditi alti di professionisti e medici che alzano la media. Quello delle micro-società è in media di 17.007 euro, circa 1.400 euro lordi al mese.

Intere categorie sono ora rappresentate quasi esclusivamente da questa forma di «mini-impresa» personale a contabilità semplificata. Vi rientrano soprattutto gli operatori del settore del commercio (672 mila), delle costruzioni (380 mila), del trasporto (82 mila), alberghiero e della ristorazione (100 mila). Anche per loro i redditi sono al lumicino. Lo stesso vale per il commercio: la media di reddito si attesta su 19.795 euro. Se il commerciante è lavoratore autonomo (ce ne sono 1.072) dichiara in media 11.759 euro, se ha una società a contabilità ordinaria (ce ne sono 116 mila) dichiara 33.032 euro). Ma si crolla a 17.507 euro - lo stesso livello di un metalmeccanico che indossa la tuta blu da una decina di anni - per le 672 mila società del commercio all'ingrosso e al dettaglio che applicano la contabilità semplificata.

Gli imprenditori del settore trasporto (dai taxi ai padroncini) e i titolari di agenzie di viaggio dichiarano in media meno di un lavoratore dipendente. I primi denunciano al fisco una media di 16.837 euro di reddito che scende a 15.468 se si è scelta la forma della società in contabilità semplificata. Per le agenzie di viaggio e di servizio alle imprese, invece, il reddito medio si attesta 18.725 euro (a 16.849 in semplificata). Poco sopra sono invece gli imprenditori edili: il reddito è di 20.317 euro - meno di quanto previsto dal contratto per un maestro elementare ad inizio carriera - ma scende a 18.582 euro per le 380 mila società «semplificate».

Un reddito più alto, invece, ci si sarebbe atteso dagli agenti immobiliari, visto l'alto prezzo degli immobili sui quali applicano le provvigioni. La media dichiarata dal settore è di 21.596 euro, in pratica l'equivalente di una provvigione del 3% sulla vendita di due case da 310.000 euro. I circa 1.000 agenti immobiliari-lavoratori autonomi dichiarano in media 11.759 euro, le 672.000 società in semplificata, invece, 17.507 euro.

Nelle fila dei lavoratori autonomi rimangono invece i professionisti (561 mila) e i medici e sanitari (218 mila): il loro reddito è però decisamente sopra la media. Il grande calderone dei professionisti (da notai ad avvocati, da commercialisti a geometri) dichiara in media 36.369 euro, i medici e sanitari 44.205 euro. Ma ci sono anche gli artisti e gli sportivi e gli imprenditori del settore: la loro categoria dichiara in media 24.800, una media tra i 12.574 di chi ha una società in contabilità semplificata e i 32.027 di chi stacca le ricevute come lavoratore autonomo.

19 luglio 2009
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