Il 2010 sarà l'anno dei servizi, pur restando la lotta all'evasione l'impegno principe dell'agenzia delle Entrate. Lo ha detto a Telefisco il direttore della stessa Agenzia, Attilio Befera.
Sul fronte della lotta all'evasione, Befera ricorda che nel 2009, già il bilancio a fine novembre aveva portato a superare l'obiettivo assegnato all'Agenzia per l'anno scorso e che ammontava a 7 miliardi di euro. Aumenteranno, però, nel 2010, i controlli da redditometro, così come le indagini finanziarie. Il direttore delle Entrate ha poi ricordato l'impegno dell'amministrazione sul fronte dello scudo fiscale.
Il 2010, però, dovrà essere caratterizzato come anno dei servizi, ha aggiunto Befera. Innanzitutto, sarà completata la riorganizzazione dell'Agenzia, con l'istituzione di tutte le direzioni provinciali. "Questo – ha spiegato il direttore - libererà risorse per i cittadini, perché ci saranno più funzionari addetti a risolvere le questioni che essi sottoporranno al Fisco". Sarà ristrutturato anche il sito delle Entrate, con lo scopo di semplificare alcune operazioni per i cittadini, senza che questi debbano rivolgersi agli uffici.
La procedura Civis, inoltre, riservata agli intermediari, ha ricevuto 38mila richieste dal 14 gennaio, con una percentuale di risposte di oltre il 90 per cento entro le 48 ore. Sempre nel campo dell'informatica, un'accelerazione è attesa anche dall'incoraggiamento del ricorso alla Pec.
Befera ha annunciato infine la semplificazione di tutta la modulistica delle Entrate, per la quale ci sarà un tavolo tecnico con i professionisti. L'attuale modulistica deriva infatti dalla riforma del 1972 e da tutte le stratificazioni normative successive. A breve ci sarà anche una nuova cartella esattoriale di Equitalia, che produrrà un'ulteriore semplificazione.
Il direttore delle Entrate ha chiesto anche un impegno diretto dei professionisti, chiamati a diffondere nei contribuenti il senso della lealtà fiscale. "Chiedo ai professionisti – ha detto Befera – di non favorire, se non proprio scoraggiare, progetti di evasione che in qualche caso vedono la protagonisti anche alcuni commercialisti".
Offre la sua disponibilità Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, secondo cui la collaborazione con l'amministrazione finanziaria ha prodotto già significativi risultati. Tra gli esempi citati da Siciliotti, lo scomputo delle ritenute d'acconto o la compensazione per gli studi associati, che ha evitato un'ingiusta penalizzazione dei professionisti in un periodo di crisi. Siciliotti ha ricordato l'attenzione dei commercialisti allo strumento "redditometro", anche se non a "questo redditometro" e ha aperto alla collaborazione per rielaborare questo strumento.