Ormai non fa più notizia l'andamento scintillante dei bilanci nel settore petrolifero e così, come da copione, anche Il gruppo petrolifero Total ha chiuso il 2005 con un utile netto record di 12 miliardi di euro, in crescita del 31%, prevedibile conseguenza dei margini dilatati a dismisura dalla fiammata dei prezzi del barile.
Una sorpresa, tuttavia, c'è e la paga in Borsa a Parigi il titolo della multinazionale francese, che perde lo 0,65% a 213,9 euro: con la sua performance Total si piazza nella parte più bassa delle previsioni fissate dagli analisti tra i 12 e i 12,5 miliardi. Il fatturato è stato di 143,2 miliardi, in aumento del 17 per cento. Soltanto nel quarto trimestre è stato registrato un aumento dell'utile netto normalizzato del 16% a 3,05 miliardi, pari a 5,2 euro per azione (+18%) per un utile netto per azione a livello annuo a 20,33 euro (+35%) che ha dato luogo alla proposta di distribuire un dividendo di 6,48 euro per azione. Il gruppo dal 18 maggio frazionerà per quattro il valore nominale delle proprie azioni. Le riserve provate e probabili del gruppo a fine 2005 sono indicate in 20 miliardi di barile equivalenti petrolio, pari a 22 anni di produzione ai ritmi attuali. La produzione nell'anno è calata del 4%, ma sarebbe rimasta stabile senza l'effetto degli uragani, che hanno pesato sul risultato dopo le imposte per circa 250 milioni di dollari.