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L'inflazione torna in lieve calo ad agosto (+4,0% annuo), dopo undici mesi di rialzi

di Michele De Gaspari

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29 agosto 2008

La stima provvisoria dell'Istat: è pari a +0,1% la variazione mensile dei prezzi al consumo e al 4,0% quella tendenziale in agosto, facendo segnare una battuta d'arresto nella forte risalita dai livelli minimi (1,5-1,7%) dei trimestri centrali del 2007. I ribassi dei carburanti e di alcune voci del paniere (abitazione, abbigliamento e, soprattutto, le comunicazioni) si accompagnano a un contesto di diffusa debolezza della domanda, mentre l'indice armonizzato (4,2% annuo) dell'Italia si riporta sopra la media dei quindici paesi di Eurolandia (4,2%), toccando il livello massimo dal gennaio 1997. L'effetto di trascinamento trasmesso all'anno in corso è, inoltre, stabile al 3,5%, il valore che si otterrebbe a prezzi invariati sul livello di agosto 2008 (si tratta di un dato acquisito storicamente molto elevato).

Continua l'effetto petrolio sull'inflazione, legato anche al ritardo (e alla gradualità) con cui le variazioni dei prezzi all'origine si trasferiscono sui beni finali. Le fluttuazioni dei carburanti, i rincari delle tariffe energetiche e di altri significativi capitoli di spesa (alimentari e tabacchi, alberghi e ristoranti, beni e servizi per la casa) hanno condizionato l'evoluzione dei prezzi nel corso della prima parte del 2008, con la conseguente impennata al 4% nella dinamica annua dell'inflazione, già ripiegata verso l'1,5% nel corrispondente periodo del 2007. Negli anni precedenti l'evoluzione dei prezzi al consumo non si era presentata granché tranquilla, quando una serie di voci del paniere sono state in tensione, in un periodo per consuetudine caratterizzato dai ritocchi dei prezzi amministrati o regolamentati e di numerosi listini aziendali. Il rafforzamento dell'euro e la conseguente moderazione dei prezzi dei beni importati hanno richiesto, poi, qualche tempo per trasferirsi nelle fasi distributive a valle.

La crescita annua, a sua volta, risente dell'effetto statistico del confronto con periodi di altalenanti tensioni per i prezzi, com'è accaduto negli ultimi anni. Diventa probabile pertanto, nella seconda parte del 2008, il risultato di un temporaneo assestamento dell'inflazione intorno al 4% tendenziale annuo, nonostante la modesta dinamica dei consumi (e del reddito reale) delle famiglie. La marcia di avvicinamento al 2% ha avuto tempi non brevi, ma l'alta volatilità delle quotazioni petrolifere rende probabili nei prossimi mesi ulteriori oscillazioni del dato tendenziale, a seguito dei prevedibili ritocchi per alcuni prezzi e tariffe (elettricità e gas, per esempio, vengono aggiornati a cadenza trimestrale e incorporano solo gradualmente le fluttuazioni del petrolio nei periodi precedenti).

L'indice dei prezzi al consumo - secondo la stima provvisoria dell'Istat - ha messo in evidenza ad agosto una variazione mensile pari a +0,1% e a +4,0% rispetto a un anno prima, a fronte di una variazione di +0,5% e +4,1% in luglio. Con i risultati dei primi due terzi del 2008 si è consolidata, dunque, la nuova inversione di rotta nella lenta marcia di rientro della spinta inflattiva, dopo la favorevole evoluzione che aveva caratterizzato la seconda metà del 2006 e l'inizio del 2007. Negli anni precedenti essi avevano, infatti, continuato a risentire negativamente dell'effetto euro, dei rincari tariffari (trasporti e servizi pubblici locali), di una serie di aumenti nel settore terziario (assicurazioni, banche, sanità, alberghi e pubblici esercizi) e di altre componenti regolamentate (canoni, lotterie).

Le prospettive dell'inflazione per i prossimi mesi mostrano un quadro ancora incerto e non privo di preoccupazioni, perché occorre fare i conti con l'incognita del petrolio. Nell'immediato futuro essa è prevista assestarsi sugli attuali ritmi intorno al 4%, con un possibile riaccendersi di tensioni sui listini delle imprese. La crescita dei prezzi è stata, in particolare, sotto il 2% nella media del 2007 (pari al l'1,8%), così come nel 2005 (1,9%) e a fronte del 2,1% nel 2006, mentre nel quinquennio 2000-2004 l'inflazione ha sempre superato il 2% medio annuo. I dati definitivi e completi dei prezzi al consumo di agosto (intera collettività, armonizzato, famiglie di operai e impiegati) saranno resi noti dall'Istat il prossimo 15 settembre.

Osservatorio dell'economia italiana / Inflazione
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