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SESSIONE DI BILANCIO – CAMERA

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) - C. 1746-bis Governo
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2007 e bilancio pluriennale
2007-2009 - C. 1747 Governo

I lavori dell'Assemblea


SEDUTEOrdine del giorno - Esito
19 novembreLa Camera ha approvato in prima lettura il disegno di legge finanziaria. La proposta di coordinamento formale presentata dal presidente della commissione Bilancio è stata posta in votazione in quanto ha sollevato piú di qualche dubbio, essendo intervenuta apparentemente in modo sostanziale nel testo.
L’Assemblea ha esaminato e approvato le note di variazioni, che contengono gli effetti che sul bilancio a legislazione vigente derivano dal decreto-legge n. 262 e dal disegno di legge finanziaria, così come approvati dalla Camera e il disegno di legge di bilancio. È stato presentato, e accolto dal Governo, un solo ordine del giorno in materia di conservazione in bilancio dei residui relativi agli stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo.
Il relatore sul bilancio, Francesco Piro, ha evidenziato che il complesso della manovra finanziaria comporta un incremento delle entrate finali rispetto al bilancio a legislazione vigente di 7.937 milioni di euro, e un aumento delle spese finali di 33.414 milioni di euro, di cui 15.469 imputate alla parte corrente e 17.944 alle spese in conto capitale. Tra le spese in conto capitale 11.345 milioni riguardano investimenti.
Il relatore ha ricordato che il dato sulle spese non sconta gli effetti derivanti dall'applicazione dei commi 207 e 208 dell'articolo 16, già articolo 53, del disegno di legge finanziaria, che ha disposto la riduzione lineare e l'accantonamento di spese per 4,5 miliardi nel 2006. In seguito delle modifiche apportate nel corso dell'esame parlamentare, si sono prodotti effetti positivi sul saldo netto da finanziare per un valore di 710 milioni di euro e si registra anche un miglioramento, con riferimento al fabbisogno di cassa, per 226,5 milioni di euro e, sull'indebitamento netto, di 194,5 milioni di euro nel 2007.
18 novembreLa questione di fiducia è stata approvata con 331 voti favorevoli e 231 contrari, dopo una lunga maratona di interventi per dichiarazione di voto.
Successivamente l’Assemblea ha esaminato e votato i 388 ordini del giorno. Il presidente della commissione bilancio insieme col relatore sul disegno di legge finanziaria hanno presentato un ordine del giorno, accolto dal Governo, che impegna l’Esecutivo, tra altro, ad avviare fin dall’inizio del 2007 una riforma del bilancio dello Stato basata sulla integrale revisione e riorganizzazione delle poste di spesa e della sottostante base legislativa e diretta a recuperare al bilancio la massima trasparenza e una quota significativa di potere decisionale alleggerendo la Legge finanziaria. Degli ordini del giorno posti in votazione ne sono stati approvati due presentati dall’opposizione in materia di rifinanziamento della legge 193/2003 che consente di svolgere le attività istituzionali delle associazioni degli esuli giuliano-dalmati e in materia di esonero dall’obbligo di versamento del contributo al Fondo per l’erogazione del trattamento di fine rapporto (articolo 84, comma 2, A.C. 1746) per le società di volontariato e per altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di promozione sociale e fondazioni.
17 novembreIl vaglio d’ammissibilità del maxiemendamento sul quale il Governo porrà la questione di fiducia ha richiesto anche tutta la mattinata di venerdí e solo dopo le 14:00 il Presidente Fausto Bertinotti ha reso le comunicazioni all’Assemblea. Il Presidente ha informato di aver espunto dal testo una serie di previsioni inammissibili, tra altro, perché nuove rispetto agli emendamenti già presentati, in contrasto con l’impegno preso dal Ministro dei rapporti col Parlamento nel preannunciare la presentazione del maxiemendamento. Sono state ammesse solo correzioni tecniche e una specificazione di natura sostanziale necessaria ai fini dell’economia del testo.
Il Presidente della Camera ha successivamente fatto una valutazione negativa della sessione rilevando l’inadeguatezza della procedura regolamentare ai contenuti della legge finanziaria. Non è piú procrastinabile, secondo il Presidente, una revisione della procedura e delle norme contabili. A chiusura della sessione di bilancio lo stesso Presidente inviterà la Giunta per il regolamento a svolgere una riflessione mirata a un aggiornamento del regolamento.
La seduta è stata aggiornata alle 18:00 per consentire al comitato dei nove l’esame del testo. Alleanza Nazionale per protesta abbandonerà il comitato. posizione analoga hanno espresso Forza Italia e Lega Nord.
16 novembreIl ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani è intervenuto in aula in seguito alle polemiche sollevate dall’opposizione intorno all’utilizzazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate per illustrare il profilo dell’impegno della legge finanziaria per il Mezzogiorno, sostenendo che il disegno di legge “adempie pienamente agli impegni del DPEF” e che prevede risorse aggiuntive pari allo 0,6 del PIL. Il ministro ha difeso decisamente le scelte operate in favore del Sud comunicando che correzioni saranno comunque apportate alle coperture contestate.
Alla ripresa la Camera ha respinto l’articolo 2 del disegno di legge e ha approvato con voto quasi unanime un articolo aggiuntivo, 15-ter, della commissione, ma ispirato da Daniela Santanchè (AN), volto a finanziare un fondo per l'istruzione e la tutela delle donne immigrate.
I capigruppo dell’UDC e di Alleanza nazionale hanno comunicato di aver ritirato tutti gli emendamenti tranne cinque per gruppo.
La seduta è stata interrotta lungamente su richiesta del presidente della commissione Bilancio Lino Duilio per ordinare al meglio i lavori «...non solamente in considerazione della seduta odierna...». Commissione e Governo hanno continuato a presentare nuovi emendamenti finché, nella notte, il ministro dei rapporti col Parlamento Vannino Chiti ha preannunciato la posizione della questione di fiducia su un emendamento interamente sostitutivo delle parti del disegno di legge finanziaria non ancora esaminate. L’emendamento sostituisce il testo dell’articolo 16 sopprimendo gli articoli successivi del disegno di legge. Il ministro ha precisato che il maxiemendamento «si muove rigorosamente nell'ambito dei confini rappresentati dai testi che sono stati consegnati alla Camera dal Governo, dal relatore o anche, in alcuni casi, dai deputati, anche dell'opposizione».
15 novembreL’Ulivo e gli altri gruppi che sostengono il Governo hanno ritirato quasi tutti gli emendamenti dall'articolo 31 all'articolo 57, mantenendone poco piú di dieci. L’Assemblea ha esaminato successivamente sei articoli. È stato modificato l’articolo 11 (Disposizioni in materia di semplificazione e di manutenzione della base imponibile) ed è stato introdotto un nuovo articolo, 11-bis, che stabilisce l’equiparazione delle associazioni che realizzano o partecipano a manifestazioni d’interesse storico legate alle tradizioni delle comunità locali ai soggetti esenti dall'imposta sul reddito delle società. Un altro nuovo articolo, 10-bis, stabilisce che gli oneri derivanti dalla rimozione dei manifesti abusivi sono a carico dei soggetti che hanno commissionato l’affissione.
Modificato l’articolo 12 con riferimento alla potestà dei comuni delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano per l’attuazione delle disposizioni e modificati pure gli articoli 13 e 14 in materia di catasto. È stato approvato con modificazioni l’articolo 15 (Disposizioni in materia di immobili) ed sono state approvate correzioni in materia di sequestro e confisca di beni per reati contro la pubblica amministrazione mediante l’introduzione dell’articolo 15-bis.
Ha raccolto un consenso quasi unanime (29 voti favorevoli e 435 contrari) la reiezione di un emendamento presentato dalla Rosa nel pugno volto a sopprimere l’esenzione dall’ICI degli immobili utilizzati per attività commerciali da enti religiosi.
14 novembreSono tre gli articoli esaminati nel corso della seduta. Con poco piú di quaranta votazioni è stato soppresso l’articolo 9, che concedeva agli enti locali la facoltà di istituire la cd. tassa di soggiorno e sono stati modificati gli articoli 8 e 10 mediante anche l’accoglimento di emendamenti presentati dai gruppi dell’opposizione. L’articolo 8 (Imposta di scopo per la realizzazione di opere pubbliche) è stato integrato con la possibilità di ridurre la tassa o di esentare categorie di soggetti in relazione all’esistenza di particolari situazioni sociali o di reddito. Le correzioni apportate all’articolo 10 (Disposizioni in materia di imposte provinciali e comunali) riguardano, tra altro, l’individuazione delle province alle quali può essere assegnata, nel limite di spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, la riscossione diretta dell'addizionale sul consumo di energia elettrica concernente i consumi relativi a forniture con potenza impegnata superiore a 200 Kw e la possibilità per gli enti locali di presentare istanza motivata al Ministero dell'economia per ottenere un differimento della data di rientro dei debiti contratti in relazione ad eventi straordinari anche mediante rinegoziazione dei mutui in essere.Non sono mancati anche nella seduta odierna motivi di accese polemiche. Angelino Alfano (FI) ha sollevato il problema di otto emendamenti per i quali il Governo ha individuato la copertura, indebitamente, secondo l’opposizione, nei fondi per le aree sottoutilizzate, sottraendoli di fatto alle necessità del Mezzogiorno. La bagarre è scoppiata quando il relatore Michele Ventura ha evidenziato la necessità che il Governo dia conto precisamente della “transitorietà” dell’utilizzo di questi fondi.È intervenuto in proposito il sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Letta per confermare, tra altro, proprio il carattere transitorio della copertura. Il sottosegretario ha dichiarato inoltre che non ci sarà, da parte del Governo, «nessun tentennamento sul fatto di mantenere tutti gli impegni sulle aree sottoutilizzate annunciati ed assunti con il Parlamento». Tutto ciò sarà evidente «nei prossimi giorni, nei prossimi passaggi emendativi o nel passaggio al Senato, dove, con il tempo necessario per far quadrare i saldi, questi elementi verranno modificati»; «il Governo, con i ministri Padoa Schioppa e Bersani e con il viceministro D'Antoni, è pronto a discutere in Assemblea delle grandi questioni legate al tema del Mezzogiorno...». Il relatore Michele Ventura ha accolto, ampliandola al tema dello sviluppo, la proposta di svolgere una discussione riservata al Sud nella ambito dell’esame della legge finanziaria avanzata da Guido Crosetto (FI). Il presidente di Alleanza nazionale Gianfranco Fini ha chiesto formalmente di rimandare in Commissione la parte della legge finanziaria interessata dagli emendamenti che utilizzano circa 430 milioni di euro del Fondo per le aree sottoutilizzate e ha annunciato, qualora non fosse stata accolta la richiesta, di chiedere al Presidente Bertinotti di assumersi anch’egli le responsabilità del modo con cui viene gestito il lavoro durante l'esame della legge finanziaria. Il presidente dell’Assemblea Fausto Bertinotti ha sospeso la seduta per ricevere i capigruppo dell'opposizione. Dallo stesso presidente di AN oltre che da altri esponenti dell’opposizione è venuta piú volte la richiesta che il Governo comunichi se ha intenzione o meno di porre la questione di fiducia.È intervenuto in proposito il ministro per i rapporti col Parlamento Vannino Chiti per confermare che il Governo non ha deciso di porre la questione di fiducia ma che lo farà, se sarà necessario, per non andare all'esercizio provvisorio. Da segnalare la posizione assunta dal gruppo della Rosa nel pugno, che si asterrà dalle votazioni finché non saranno eliminati i tagli alle risorse destinate alla ricerca.
13 novembreQuasi dodici ore di seduta per approvare l’articolo 7 (Variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale comunale all'IRPEF) e un articolo aggiuntivo del Governo mediante il quale si rinvia al 2009 l’obbligo di usare mezzi “tracciabili” per i pagamenti dei compensi ai professionisti. Fino al 30 giugno 2008 il limite è stabilito in 1.000 euro e dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009 il limite è stabilito in 500 euro. Il Ministro dell'economia presenterà al Parlamento entro il 31 gennaio 2008 una relazione sull'applicazione delle disposizioni.Con l’articolo 7, di cui l’opposizione aveva chiesto lo stralcio, i comuni possono elevare l'aliquota di compartecipazione dell'addizionale comunale all'IRPEF fino allo 0,8 per cento.Due episodi hanno contributi a movimentare la seduta: l’attacco del segretario dell’UDC, Lorenzo Cesa, alla Presidenza della Camera sulla gestione dei lavori parlamentari con l’accusa di «muoversi più in una logica di parte che secondo il ruolo di garanzia istituzionale che le sarebbe proprio» e la bagarre intorno alle dichiarazioni di Francesco Caruso (RC) sulla presunta semina di alcuni semi di marijuana nelle fioriere del cortile della Camera. Le smentite non sono valse a evitare la bagarre che si è scatenata in aula.
12 novembreLa seduta è stata aperta con l’annuncio della presentazione di ben ottantré nuovi emendamenti del Governo. L’opposizione continua a parlare di auto ostruzionismo della maggioranza e i lavori procedono con grande lentezza, mentre per il momento il Governo continua ad affermare che farà di tutto per non porre la questione di fiducia. Nella seduta notturna è stato approvato, con modificazioni, l’articolo 6 (Disposizioni per il recupero della base imponibile). Guido Crosetto (FI) ha chiesto formalmente il rinvio in Commissione del disegno di legge finanziaria, lamentando che le nuove proposte emendative presentate dal Governo modificano l’impianto del disegno di legge. L’Assemblea ha respinto la proposta.
11 novembreIn apertura di seduta si è ripetuto un rito già visto: l’annuncio della presentazione di nuovi emendamenti da parte del Governo con conseguenti polemiche dell’opposizione. Le buone intenzioni espresse da Enrico Quartiani (Ulivo) sulle qualità di apertura del dibattito e sulla possibilità di procedere all’esame di cinque o sei articoli nel corso della mattinata si sono rapidamente infrante sulla amplissima discussione intorno agli emendamenti volti ad abrogare l’obbligo di eseguire pagamenti mediante mezzi “tracciabili” nei rapporti tra clienti e professionisti. Le proposte sono state accantonate, dopo numerosi interventi, dietro suggerimento del relatore, Michele Ventura
10 novembreSollecitato dal relatore, il sottosegretario Alfiero Grandi ha convenuto sull’opportunità di reiterare l’efficacia delle norme in materia di devoluzione del 5 per mille in favore delle organizzazioni no profit. Gli emendamenti, presentati all’articolo 3 da esponenti di Alleanza nazionale e di Forza Italia, saranno esaminati insieme con l’articolo 186 (Norma di ripristino delle risorse dell'otto per mille dell'IRPEF destinato allo Stato) anche per consentire al Governo l’individuazione della copertura finanziaria.Approvato l’articolo 3, come emendato, l’Assemblea ha esaminato l’articolo 5, in materia di lotta all’evasione, approvandolo pure con correzioni.Da segnalare la richiesta di ritiro dell’emendamento a firma Angelo Sanza (FI) per la riapertura dei termini connessi alle assegnazioni agevolate di beni ai soci e trasformazione in società semplice di cui all’articolo 29 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 che il sottosegretario Alfiero Grandi ha avanzato perché si tratta di «argomenti che non vorremmo semplicemente cancellare con un voto contrario». Il Governo si è impegnato ad accoglierne i contenuti se trasfusi in un ordine del giorno.
9 novembreSono continuate le polemiche sulla presentazione di emendamenti da parte del Governo, che ha consegnato dodici nuove proposte nella serata di mercoledí. I gruppi hanno avuto un ridottissimo lasso di tempo per la predisposizione di subemendamenti e le critiche che sono state avanzate hanno indotto il presidente dell’Assemblea, Fausto Bertinotti ad assicurare la propria disponibilità a rivedere l’articolazione dei lavori della seduta. Il Presidente si è impegnato, altresì, per il futuro a far corrispondere ai tempi di presentazione degli emendamenti da parte del Governo un tempo adeguato per l'esercizio delle prerogative da parte dei deputati e della Commissione. La seduta è stata cosí sospesa alle 11 ed è ripresa intorno alle 15 per consentire la presentazione dei subemendamenti e la riunione del Comitato dei nove.Numerosi sono stati gli emendamenti ritirati mentre è da segnalare la richiesta che il relatore sulla legge finanziaria, Michele Ventura, ha fatto in occasione della votazione dell’emendamento sull’IRPEF perché il Governo spieghi i cambiamenti più significativi per assicurarne la comprensione a tutto il Parlamento.L’emendamento governativo all’articolo 3 è stato poi approvato con alcune correzioni; ne risultano modificati anche gli articoli 5, 20, 84, mentre è soppresso l’articolo 4. L’Assemblea aveva in precedenza approvato l’articolo 1, anch’esso emendato.
8 novembreChiusa la discussione generale, è arrivato il giorno della difesa del disegno di legge da parte del ministro dell’economia, Tommaso Padoa Schioppa, il quale ha ricordato che il dibattito sulla manovra è stato ampio, con interlocutori multipli, in parlamento e anche all’interno della stessa maggioranza. La manovra è sempre un “oggetto complesso” col quale bisogna acquisire familiarità, in particolare quando si tratta della prima della legislatura e perché eredita una situazione difficile: l’Italia è posta sotto la procedura di deficit eccessivi della Commissione europea da piú di un anno.Il ministro ha ripreso il paragone con l’edificio per stabilire l’ordine delle priorità delle questioni. La manovra, guardando alle fondamenta dell’edificio, consegue alcuni obiettivi essenziali: correzione strutturale dei conti pubblici (mediante una sola legge finanziaria a inizio legislatura); riavvio dello sviluppo economico con la creazione di condizioni che favoriscono una crescita prolungata. Il ministro ha citato in proposito le misure sul cuneo fiscale e su talune infrastrutture. La manovra, inoltre, assicura risorse a settori dello Stato essenziali per il funzionamento non solo dell’economia ma della società – giustizia e ambiti di responsabilità di quasi tutti i ministeri –; sono destinate nuove risorse all’innovazione e alla ricerca grazie all’entità della correzione dei conti; sono realizzati importanti interventi nel Mezzogiorno; è promossa la coesione sociale e sono destinate risorse al “sollievo dei piú deboli”; sono individuate risorse per il rispetto degli impegni internazionali. La manovra avvia un importante processo di riforme in alcuni campi fondamentali della vita pubblica e dell’economia. Il ministro, senza addentrarsi nei dettagli, ha citato, tra altro, la sanità e l’avvio di un vero federalismo fiscale. Il ministro Padoa Schioppa ha voluto sottolineare come le riforme strutturali si stiano attuando non in un contesto di crisi, come comunemente avviene, ma sulla base di un impulso di razionalità e di ambizione sul futuro del paese e che i tanti “fuochi” che si erano accesi immediatamente dopo la presentazione del disegno di legge finanziaria si sono spenti uno dopo l’altro. Il ministro ha citato, in proposito, la questione riguardante le risorse destinate ai comuni, il TFR con l’accordo firmato da Confindustria, confederazioni sindacali e Governo, l’accordo sull’entrata in vigore in tempi certi del contratto per il pubblico impiego.Il ministro ha replicato ad alcune critiche avanzate dall’opposizione – sull’entità della manovra, sulle risorse per il Mezzogiorno, sulle misure sul TFR – ma anche dalla maggioranza (precariato, scuola e università) e ha concluso il suo intervento evidenziando l’obiettivo di fondo della manovra finanziaria: la dignità, il ruolo e la condizione del Paese. «Si rimette in moto il paese, si rifiuta la mediocrità del declino economico e civile, si punta all’eccellenza, si ricompone la spesa pubblica, dalla spesa corrente alla spesa per investimenti e per il futuro, si guarda ai giovani e si vuole avere un paese che conti nelle sedi internazionali».L’Assemblea, dopo l’intermezzo dell’approvazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 258/2006 sull’adeguamento alla sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee in materia di detraibilità dell'IVA, è passata all’esame del disegno di legge di bilancio, approvandone tutti gli articoli. L’articolo 2 è stato emendato con la modificazione del limite massimo di emissione del debito. Rispondendo ai rilievi dell’opposizione, il sottosegretario per l'economia Nicola Sartor ha spiegato il senso dell’emendamento che prevede per le Poste, quale società per azioni, la possibilità di investire la raccolta postale depositata in tesoreria statale in titoli del Governo dell'area euro. La liquidità sarà sostituita dall'emissione di nuovi titoli. Non vi è alcuna alterazione né dei saldi del debito pubblico né del fabbisogno: si tratta di un mutamento nella copertura del fabbisogno del settore statale e della pubblica amministrazione, di una norma virtuosa che non ha alcun impatto sul fabbisogno. È stato emendato anche l’articolo 6 (Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e disposizioni relative).
7 novembre“Una vera e propria svolta”. Cosí Michele Ventura, relatore sul disegno di legge finanziaria, descrive la manovra di finanza pubblica per il 2007. Una svolta, questa, caratterizzata da grandi punti fermi: il risanamento strutturale dei conti pubblici, la riqualificazione della spesa pubblica, una redistribuzione più equa del reddito e della pressione fiscale complessiva, l'avvio di riforme profonde sul terreno del federalismo fiscale, della sanità, della previdenza, della pubblica amministrazione e dello Stato sociale.Per Francesco Piro, relatore sul disegno di legge di bilancio, nonostante che l'esame del documento di bilancio a legislazione vigente risenta fortemente del progressivo affievolimento dell'importanza di questo strumento ai fini della programmazione delle politiche di correzione dei saldi e di intervento sui fattori economici – interamente affidati alla legge finanziaria – il bilancio dello Stato conserva un suo ruolo significativo perché da esso dipende la funzionalità della pubblica amministrazione. Il bilancio, infatti, è un bilancio di mantenimento, uno degli indicatori più sicuri dell'efficienza della pubblica amministrazione, ma anche delle distorsioni e delle criticità che attraversano il sistema Stato.Numerosi sono stati gli interventi nella discussione generale, sul merito e sul metodo, ma vale la pena citare le considerazioni di Bruno Tabacci (UDC) in ordine alla ritualità del confronto parlamentare tra gli schieramenti. Il dibattito è stanco e deludente, secondo il parlamentare, a fronte della necessità di un confronto forte tra maggioranza e opposizione sui destini del paese, un dibattito in grado di trascinare l'attenzione della pubblica opinione che invece non c’è.
SESSIONE DI BILANCIO - CAMERA
D.L. n. 262/2006: Disposizioni urgenti in materia tributaria
e finanziaria - C. 1750 Governo
I lavori dell'Assemblea


 

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