La Coppa America è un gran business non solo per chi la ospita. La visibilità che garantisce e il crescente impatto economico che genera fanno gola agli sponsor. Che investono molto perché sanno di avere ampie possibilità di ritorno d'immagine. I tre team italiani (Luna Rossa,Mascalzone LatinoCapitalia, +39 Challenge) non fanno eccezione nella ricerca di partner qualificati.L'ultimo accordo,siglato in questi giorni, tra Intesa Sanpaolo e Luna Rossa. Per la prima volta un marchio oltrea quello di Prada e Telecom Italia verrà riportato sullo scafo.Top secret il valore dell'investimento. Più impegnativo quello di Capitalia che ha fatto cambiare nome a Mascalzone Latino. Circa 40 milioni di euro investiti per far risaltare marchio e colori su scafo e vele dell'imbarcazione ed essere, per molti mesi, sulla bocca di tutti. Ma c'è anche chi, come Msc Crociere, sarà sullo scafo di un'imbarcazione non italiana,in questo caso la sudafricana Shosholoza.
Il «made in Italy» che farà affari con la Coppa è rappresentato da Murphy & Nye, produttrice di abbigliamento sportivo che ha acquisito in esclusiva mondiale la licenza per il marchio America's Cup: un investimento da 7,5 milioni di euro. Merchandising e divise ufficiali del personale per aumentare la notorietà della griffe a livello mondiale. Anche grazie alla tv. In Italia la coppa sarà trasmessa da La7 (300 ore ditrasmissione, 150 in diretta da Valencia), ma sarà fruibile anche sui telefonini Tim, sul digitale terrestre e su Internet (RossoAlice, Alice Home Tv e Alice.it).Buone le possibilità anche secondo Snai: se Alinghi è quotata 1,66 (la vittoria del challenger è a 2) per il successo finale, la sfida su chi sfiderà Alinghi vede Luna Rossa in buona posizione ( è quotata 3,20), vicina ai favoriti neozelandesi di Emirates ( 2,20)e agli statunitensi di Bmw Oracle (3,00). Mascalzone Latino (30) +39 (100) sono lontane. La Snai prevede un giro di scommesse di circa 300mila euro, il doppio della precedente edizione |
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