Guida al match race: le regole

Il campo di regata
Il match race è un duello tra due barche in un campo di regata definito «a bastone». Il percorso comprende quattro lati, due di bolina e altrettanti di poppa, per una distanza totale compresa tra 8.6 e 12.6 miglia nautiche (l'unità di misura corrisponde a 1852 metri). La partenza è una linea immaginaria lunga 275 metri, tra una boa e il battello comitato, che rappresenta la base di un triangolo, il cui vertice è la boa al vento. L'edizione 2007 presenta una novità: il cancello di poppa, compreso tra due segnali posti a 0.3 miglia dal battello comitato.
Questa è dunque la sequenza del bastone: bolina, poppa (con passaggio nel cancello e possibilità di girare a destra o sinistra), bolina, poppa fino all'arrivo. L'area del triangolo è mobile: il comitato di regata può cambiare un lato del percorso, secondo eventuali salti di vento, spostando una boa o la linea del traguardo, che inizialmente coincide con la partenza. La perpendicolare, tra la base e il vertice, rappresenta l'ipotetico bastone, che rimane tale solo sulla carta: le barche non possono avanzare in linea retta controvento, ma devono risalire il vento con una serie di virate.

Le decisioni del comitato
Il comitato di regata può rinviare la gara, in particolare se l'intensità del vento è troppo variabile, o inferiore ai cinque nodi o superiore ai 23 (un nodo corrisponde a 1.85 miglia orarie). Il regolamento prevede l'abbandono della competizione per varie cause, come un errore nella procedura di partenza o le avverse condizioni meteorologiche. Il comitato deve annullare la gara, se la barca in testa non completa un lato del percorso nel tempo limite (30 minuti per due miglia, più un minuto per ogni decimo di miglio).

Le barche IACC e le possibili sostituzioni
Le barche del 2007 sono progettate secondo la quinta versione della classe IACC (International America's Cup Class, in vigore dal 1992). Tale versione ha introdotto delle modifiche per migliorare la velocità degli scafi, che sono più leggeri, stretti e lunghi; diminuisce inoltre il dislocamento, il volume d'acqua spostato dalla parte immersa. La superficie velica è maggiore e il pescaggio più profondo, per garantire la stabilità. Ogni team può avere a disposizione un massimo di due barche nuove. Durante le fasi della Vuitton Cup (Round Robin, semifinali e finali), vige il cosiddetto «no change period». Gli equipaggi possono sostituire le barche solo fuori delle sessioni di gara, altrimenti ricevono una penalità equivalente ai punti di una vittoria.

Giudici e penalità
Le regate sono seguite da speciali giudici in mare, chiamati Umpire, a bordo di piccoli motoscafi. In questo modo, verificano in tempo reale eventuali infrazioni e infliggono le relative penalità. L'equipaggio può chiedere il loro intervento, per comportamento scorretto dell'avversario, sollevando la bandiera Y a strisce diagonali gialle e rosse. Gli arbitri, per punire una barca, devono esporre la bandiera del colore corrispondente (blu o giallo); l'abbinamento con quella rossa indica l'obbligo di scontare subito la penalità, mentre la nera squalifica il team, per l'accumulo di tre infrazioni. Una risposta con segnale verde significa via libera.
La barca sanzionata deve completare un giro di 270 gradi, in qualunque momento della regata, eseguendo una virata in bolina o una strambata in poppa. La perdita di tempo è di almeno 30 secondi, ma dipende dall'intensità del vento. Le infrazioni sono piuttosto frequenti nella fase di prepartenza (ad esempio per violazioni del diritto di rotta, che inizialmente spetta alla barca che proviene da destra, con bandiera gialla), o nei tentativi d'ingaggio nei lati di poppa. Un timoniere può annullare la sua penalità inducendo l'avversario in errore.

La procedura di partenza prima del via
TEMPOBANDIERASEGNALE SONOROSIGNIFICATO
11 minutiF issata1 colpo di pistolaSegnale di attenzione
10 minutiF ammainata - pennello numerico con numero regata issato1 colpo di pistolaSegnale di avviso
5 minutiP issata1colpo di pistolaSegnale preparatorio
3 minuti1 colpo di pistolaFine del periodo valido per l'entrata
1 minutoP ammainata
0 minutiPennello numerico abbassato1 colpo di pistolaPartenza


Le barche devono entrare nel cosiddetto box di prepartenza nella finestra di tempo tra il segnale preparatorio (cinque minuti) e quello di fine periodo (tre minuti). Un ingresso in anticipo o ritardo comporta una penalità; dopo 10 minuti, gli arbitri procedono alla squalifica con bandiera nera. Il box è antistante la linea di partenza: la barca che arriva dall'estremità destra (con bandiera gialla) è in vantaggio, perché ha le mure a dritta e quindi il diritto iniziale di rotta. La barca che entra con mure a sinistra, invece, ha la bandiera blu a poppa. Il segnale dei cinque minuti prevede anche il blackout totale delle comunicazioni, ad esempio per i dati meteorologici. Gli uomini a bordo devono quindi lasciare tutti gli strumenti non previsti dal regolamento sul motoscafo d'appoggio.

Ingaggio
L'ingaggio determina alcuni degli scontri più ravvicinati del match race. Bisogna innanzi tutto spiegare l'espressione «libero dalla poppa»: una barca è libera dalla poppa di un'altra, quando si trova dietro la linea perpendicolare (all'asse longitudinale dello scafo), che passa per l'estremità poppiera dell'avversario. La barca inseguitrice stabilisce l'ingaggio, interno o esterno (a una distanza massima di due lunghezze), quando supera questa perpendicolare, navigando sulle stesse mure della fuggitiva. Il timoniere che si trova davanti può smarcarsi recuperando il vantaggio iniziale: in questo modo, la sua barca torna a essere libera dalla prua dell'inseguitrice.

Due concetti un po' ambigui: «concedere spazio» e «tenersi discosto»
Concedere spazio all'avversario significa permettergli una manovra necessaria (ad esempio una virata), senza costringerlo all'errore. Il concetto di spazio è variabile, perché dipende dall'intensità del vento e dalle condizioni del mare. Una barca, invece, si tiene discosta da un'altra, se quest'ultima può continuare la sua rotta, senza doverla modificare per evitare una collisione. Ecco un esempio sulla differenza tra i due termini: la barca A deve concedere spazio alla B, ma non tenersi discosta. Questo significa che se B esegue una manovra che provoca una collisione, la responsabilità è proprio della B, perché non ha diritto di rotta.

Diritto di rotta: mure a dritta o a sinistra
Il diritto di rotta, secondo la regola base, spetta alla barca con mure a dritta: è quella che naviga con il vento che proviene da destra (quindi la randa è sul lato sinistro dello scafo). Questo diritto può implicare l'obbligo di lasciare all'avversario lo spazio per tenersi discosto, ad esempio durante un cambiamento di rotta. Una barca, infine, deve tenersi discosta dall'altra quando:
  • Ha le mure a sinistra
  • È al vento di una barca ingaggiata sottovento
  • È libera dalla poppa e sulle stesse mure della barca che la precede, senza ingaggio
  • Sta virando, finché non riprende una rotta di bolina stretta
Giusta rotta
La giusta rotta si riferisce al percorso ideale, nel senso di più veloce, da seguire per giungere alla boa (o alla linea d'arrivo). Una barca, se trova l'ingaggio nel lato di poppa, sottovento a un'altra sulle stesse mure, non deve navigare sopra la sua giusta rotta, per tutta la durata del contatto ravvicinato. In caso contrario, potrebbe danneggiare l'avversario, spingendolo sopravvento all'esterno del campo di regata. Questa regola si presta a varie interpretazioni, perché i giudici possono chiudere un occhio quando la barca sottovento avanza oltre la giusta rotta, ma senza prolungarla eccessivamente.

Passaggio in boa e zona delle due lunghezze
Che cosa succede quando due barche si preparano a girare una boa? Se arrivano da mure opposte, la barca con mure a dritta ha diritto di rotta. Se invece sono ingaggiate, la barca esterna deve concedere a quella interna lo spazio necessario per effettuare la virata. Ora bisogna chiarire il concetto di «zona delle due lunghezze»: è un cerchio immaginario tracciato intorno alla boa e con un raggio pari alla doppia lunghezza dello scafo più vicino alla boa stessa. L'ingresso in questa zona determina le mosse successive: ad esempio, quando le barche entrano ingaggiate ma poi si smarcano, quella che si trovava all'esterno deve continuare a dare spazio all'altra. Viceversa, è la barca libera dalla poppa che deve in seguito tenersi discosta, senza avere diritto a spazio anche se stabilisce un ingaggio.