Bertelli: «Abbiamo commesso degli errori»
di Luca Re
Luna Rossa, che naufragio: il 5-0 di Team New Zealand ha sgonfiato tutti i salvagenti che potevano tenere a galla i ragazzi di Francesco de Angelis. La semifinale aveva illuso la barca italiana, capace di strapazzare gli americani di Oracle per puntare alla coppa degli sfidanti, già conquistata nel 2000. Perché i neozelandesi hanno affondato Luna Rossa? Patrizio Bertelli, il patron del team azzurro, riassume così la disfatta: «In questa settimana il nostro team non è stato efficiente come contro BMW Oracle e, purtroppo, anche le condizioni di vento non erano le nostre preferite. Noi siamo più forti sopra i 13 nodi mentre sotto gli 11 i neozelandesi sono favoriti. Abbiamo certamente commesso degli errori ma bisogna riconoscere che quello neozelandese è un team più forte. Non siamo stati brillanti in partenza e tatticamente, ma abbiamo avuto anche un po' di sfortuna».

Il fatalismo di de Angelis: «Siamo inciampati in una settimana storta»
I motivi del naufragio, quindi, sono due: il primo è che la barca dei kiwi è più veloce, specie con vento leggero intorno ai 10 nodi. Il secondo è che New Zealand ha sempre gareggiato al massimo, da vero manuale del match race, mentre Luna Rossa ha commesso degli errori tattici, perdendo anche l'aggressività dimostrata contro Oracle. Recuperare il controllo delle partenze, come nelle ultime due regate, è servito a poco: i kiwi hanno vinto lo stesso, confidando nella superiorità del mezzo e nelle regole spietate della marcatura. Francesco de Angelis, da vero skipper, prova a salvare qualche pezzo della terza campagna di Luna Rossa in Coppa America: «Siamo inciampati in una settimana storta, tuttavia il risultato finale non rispecchia la reale differenza di valore tra i due team. La nota positiva della nostra campagna è che per due anni siamo sempre stati ai vertici della flotta e siamo arrivati a giocarci la finale degli sfidanti». Il team italiano ha fatto passi da gigante dall'edizione 2003, quando aveva una barca inferiore a molti avversari e aveva terminato l'avventura in semifinale contro One World. Il futuro rimane incerto: Luna Rossa proseguirà la sfida? «Dopo aver verificato il futuro della coppa, valuteremo se partecipare di nuovo», è il commento di Bertelli.

New Zealand pensa già alla rivincita con Alinghi

I neozelandesi intanto si godono la festa, già pensando allo scontro decisivo con il defender Alinghi: la prima regata della finale della Coppa America sarà il 23 giugno. I kiwi, freschi vincitori della loro seconda Vuitton Cup (la prima è del 1995 con Black Magic), assaporano la possibile rivincita contro il team svizzero di Ernesto Bertarelli. Alinghi, nel 2003, ha soffiato il massimo trofeo velico ai campioni di Auckland: la missione dei neozelandesi si concentra nel motto «bring it back home», riportate a casa la coppa. È una questione nazionale per un popolo di velisti, come spiega il timoniere di New Zealand, Dean Barker: «Perdere la coppa quattro anni fa è stato un brutto colpo per tutta la nostra nazione, e ora è bello avere la possibilità di ribaltare la situazione».
6 giugno 2007