Unveiling day a Valencia: le barche svelano i segreti prima delle regate
di Luca Re

Signore e signori, è iniziato lo spettacolo della Coppa America. La cerimonia dell'atteso "unveiling day" ha spalancato il sipario sulla banchina di Valencia, trasformata in palcoscenico, mostrando senza veli le barche dei 12 partecipanti alla competizione. Tutti i team, per la prima volta nella storia del trofeo, hanno dovuto esporre i loro gioielli di tecnologia e design fuori dell'acqua, senza i teloni che nei mesi scorsi hanno protetto gli scafi da occhi indiscreti. L'unveiling day, però, è un gioco delle parti: gli attori (progettisti e membri dell'equipaggio), recitano i rispettivi copioni con mezze verità e lunghi silenzi. Il risultato è una commedia ammiccante, dalla trama in continua evoluzione.

 La Coppa America ai nastri di partenza

Le barche presentate alla platea degli spettatori sono 19: il regolamento stabilisce che ogni squadra può partecipare con due scafi, costruiti nel paese d'origine del team. Alcuni degli 11 sfidanti del defender Alinghi, come +39 Challenge, Areva Challenge e Team Shosholoza, hanno dichiarato una sola imbarcazione, puntando necessariamente a un progetto all-round, valido per tutte le condizioni meteorologiche. I concorrenti più facoltosi, invece, hanno realizzato due barche con caratteristiche diverse, adatte a un certo tipo di navigazione (ad esempio con vento più o meno forte), riservandosi la scelta nelle varie fasi della competizione. I 19 bolidi del mare seguono le regole costruttive della classe Coppa America, in vigore dal 1992, con le modifiche studiate per l'edizione 2007. Queste determinano i parametri essenziali come le dimensioni, il pescaggio e la superficie velica, tali da garantire scafi più leggeri e veloci che in passato.

 Appendici e carene, ecco i misteri delle barche

L'unveiling day è la pagella del primo quadrimestre, che serve a gettare un po' di luce sulle prestazioni future delle squadre. Dopo tre anni di test, allenamenti e modifiche, i progettisti possono finalmente vedere il proprio lavoro confrontato con quello degli avversari. «È quasi come sostenere un esame, ma con la possibilità di sbirciare il foglio del compagno», afferma Ian Burns, coordinatore del design team di BMW Oracle Racing.

I segreti delle barche, però, sono lungi dall'essere completamente svelati. Il vero esame, spiega Burns, sarà con le battaglie in mare: prima le regate di flotta dell'Act 13, poi le sfide della Vuitton Cup. Il fatto è che gli equipaggi potranno cambiare le configurazioni delle barche: l'unveiling day ha mostrato solo una parte dei corredi tecnologici a disposizione delle squadre. L'esempio più evidente riguarda i bulbi: siluri da 19 tonnellate fissati all'estremità immersa dello scafo, per mezzo di una lunga pinna d'acciaio. Servono a bilanciare la forza del vento sulle vele, garantendo la stabilità della barca. Hanno forme diverse (più lunghi e stretti o più tozzi): ogni team ne possiede un numero variabile. Oracle ha sperimentato 35 bulbi in galleria del vento, più 100 simulazioni al computer. L'unveiling day ha scoperto anche i disegni delle carene, dove Luna Rossa sembra possedere un ruolo di primo piano.

Luna Rossa, uno scafo estremo

La linea della chiglia è un aspetto decisivo della filosofia progettuale. Luna Rossa è una barca estrema, secondo la definizione di Roberto Biscontini, yacht designer del team: le fiancate sono piuttosto verticali, il fondo molto piatto. È uno scafo più squadrato e spigoloso, ad esempio, di quello svelato da Alinghi. Il team svizzero di Ernesto Bertarelli è il punto di riferimento, in qualità di defender della Coppa; il suo patrimonio tecnologico è il più avanzato. Azzardare previsioni è un compito rischioso, proprio perché l'unveiling day rivela qualche segreto ma nasconde altri dubbi e interrogativi. Quale sarà la barca più veloce e affidabile? Tutte le parti devono funzionare alla perfezione (scafo, appendici, vele, attrezzature), senza dimenticare l'abilità degli uomini a bordo. Le bocche sono cucite: vietato sbilanciarsi, secondo la scaramanzia partenopea di Francesco de Angelis, skipper di Luna Rossa. Tutti aspettano le regate per leggere i primi verdetti e stilare un bilancio delle reali forze in campo.

2 aprile 2007