Luna Rossa in caduta libera: New Zealand vince anche la terza regata
di Luca Re
Luna Rossa è a due passi dalla capitolazione: Team New Zealand ha dominato anche la terza regata della finale, portandosi sul punteggio di 3-0 (la sfida si chiuderà quando un team vincerà per primo cinque match). I kiwi sono i padroni assoluti del campo di gara, come dimostra il distacco abissale rimediato dalla barca italiana sul traguardo: un minuto e 38 secondi. Perché Luna Rossa non riesce più a vincere, dopo il clamoroso successo di 5-1 in semifinale? Sembra di vedere l'equipaggio di Oracle quando arrancava dietro il missile nero: adesso sono i ragazzi di Francesco de Angelis a dover subire delle sonore batoste dai neozelandesi, dopo averle inflitte agli americani. Gli uomini chiave sono in crisi di risultati e con le armi spuntate, a cominciare dal timoniere James Spithill e dal tattico Torben Grael: riusciranno a compiere di nuovo qualche magia?
Una partenza buttata via: l'autogol di Spithill e Grael
La partenza di Luna Rossa è un autogol: Spithill ingaggia un lunghissimo "dial up" (posizione di stallo con le prue al vento) con Dean Barker oltre la linea dello start, disinnescando le possibili micce a disposizione dei kiwi. Barker è chiuso nella morsa del rivale, ma incredibilmente, quando le barche rientrano verso il box di prepartenza, Spithill evita il colpo di grazia e anzi lascia partire Barker sulla destra, lanciandosi con più velocità sul lato sinistro. Il problema è che il team meteo ha suggerito di scattare proprio a destra, confidando nelle raffiche in quella direzione. Grael preferisce fidarsi del suo istinto, ma il vento darà torto al brasiliano: New Zealand recupera lo svantaggio iniziale di 20 metri, superando nettamente Luna Rossa. La sconfitta è più bruciante perché si è appurato che New Zealand è più veloce dello scafo italiano, soprattutto con vento leggero a 10 nodi. Questo verdetto si aggiunge alla considerazione già nota: i velisti neozelandesi sono dei veri computer del match race, capaci di calcolare al millesimo tutte le mosse necessarie a controllare l'avversario.
I kiwi sembrano imbattibili, ma Luna Rossa continua a sperare
La prova di velocità dei kiwi nella prima bolina è devastante: il vantaggio alla boa è già di 40 secondi. La storia è segnata per tutto il resto del match: la barca italiana svanisce a poppa di New Zealand, senza mai disturbare i maestri della vela. Luna Rossa, insomma, non riesce più a tenere il passo micidiale delle semifinali: in queste regate ha sbagliato le partenze e le scelte tattiche, girando tutte le boe dietro i neozelandesi. Spithill ha perso il morso letale con cui si è meritato il soprannome di "Spitbull", dopo aver azzannato la volpe Chris Dickson. Grael ha cambiato versione della sua bacchetta magica, che ora sprizza incantesimi annacquati. Il morale è a terra, anche se la voglia di rivincita potrebbe ridestare gli animi: c'è un giorno di riposo per meditare sugli errori e impostare una rimonta, ritrovando l'aggressività. La speranza è l'ultima a morire, come spiega Ben Durham di Luna Rossa: «Negli ultimi tre giorni New Zealand è stato migliore di noi nell'attraversare la linea di partenza, accelerare dopo il via e prendere il primo salto di vento favorevole. In tutte queste aree noi possiamo sicuramente svolgere un lavoro migliore di quello dimostrato fino a oggi».
4 giugno 2007