Team New Zealand raggiunge Luna Rossa e Oracle in semifinale
di Luca Re

Alla fine sono sempre i pesci grossi che si mangiano i più piccoli: Team New Zealand ha sconfitto i cinesi, fanalino di coda di questa Vuitton Cup, meritandosi l'ingresso in semifinale con Luna Rossa e Oracle, le altre due barche già qualificate. I kiwi scavalcano l'equipaggio di Francesco de Angelis (che ha osservato il suo turno di riposo) al secondo posto in classifica, 32 a 31, mentre gli americani vittoriosi con +39 restano al comando con 33. Ci sono ancora tre turni di regate da disputare nel secondo Round Robin, con sei punti in palio per definire i rapporti di forza tra gli squali dell'arena. Le barche ora sul podio ambiscono alla vittoria dei gironi eliminatori, perché il primo classificato avrà diritto di scegliere l'avversario per le semifinali. Non c'è tregua: la prossima sfida di Luna Rossa è contro i neozelandesi.

Desafío/Victory, scontro decisivo
Gli squali sul podio, però, devono anche guardarsi le spalle dall'attacco del piranha Desafío, che ha 29 punti e già pregusta le sfide con Oracle e Luna Rossa. Gli spagnoli riceveranno prima un altro osso duro da spolpare, quello svedese, necessario per mettere in cassaforte la qualificazione: Victory tenterà l'ultimo arrembaggio alla roccaforte del quarto posto, stabilmente presidiata da Desafío. La semifinale è quasi un miraggio per i vichinghi del timoniere Magnus Holmberg (a quota 24), perché dovrebbero conquistare tutte le regate, a cominciare dal match contro gli spagnoli, sperando in altrettante sconfitte del team casalingo. Intanto i due prossimi avversari hanno vinto i rispettivi match dell'ottavo turno: Desafío ha eclissato Team Germany, mentre Victory ha regolato i francesi di Areva, superati dopo un duello di 31 virate nella prima bolina.

Shosholoza batte Mascalzone
La matematica ha definitivamente condannato Mascalzone Latino. Il team di Vincenzo Onorato, dopo aver perso la sfida ripetuta con Desafío, si deve arrendere anche a Shosholoza. Doveva essere il match del riscatto per i mascalzoni: invece hanno subito rimediato una penalità in partenza (la prima per lo specialista danese Jes Gram-Hansen). Paolo Cian e Tommaso Chieffi, al timone e alla tattica di Shosholoza, sono poi rimasti nella scia dell'avversario, che ha provato ad allungarsi nella poppa finale, ma non abbastanza da compiere il giro di penalità senza perdere il comando. Shosholoza vince così per un soffio, appena sei secondi. Lo skipper Vasco Vascotto traccia un primo bilancio della Vuitton Cup mascalzona: «Abbiamo imparato tantissimo, ma abbiamo anche perso troppe regate. Sarebbe un peccato buttare via tutta l'esperienza che abbiamo acquisito, ma per provare a vincere la Coppa America bisognerà arricchire il team con qualche grosso nome». Come a dire: bisogna essere più squali, più aggressivi, altrimenti gli avversari ti divorano.
7 maggio 2007