New Zealand sceglie Desafío per le semifinali. Luna Rossa sfiderà Oracle
di Luca Re
È Team New Zealand lo squalo più vorace della Vuitton Cup: i kiwi strapazzano BMW Oracle nel match decisivo per il primo posto in classifica, con un vantaggio di un minuto e 34 secondi all'arrivo. I neozelandesi guidati dallo skipper Dean Barker vincono i gironi eliminatori con 38 punti, conquistando il diritto di scegliere l'avversario per le semifinali al via il 14 maggio. I kiwi hanno poi deciso di affrontare gli spagnoli di Desafío, quarti classificati e certamente più deboli di Oracle e Luna Rossa. Così la seconda sfida opporrà la barca di Francesco de Angelis a quella americana. Tutti a casa, invece, gli altri sette sfidanti dei Round Robin, compresi Mascalzone Latino e +39.
New Zealand era partito un po' in sordina nel primo girone, sconfitto da Mascalzone nel match d'esordio e poi anche da Luna Rossa, senza contare alcune partenze ingarbugliate di Barker. Oracle sembrava imbattibile più che mai, nonostante lo svarione con Desafío (sempre nel primo Round Robin) e l'incredibile sconfitta rimediata dai cinesi, a causa di un'avaria sulla barca. Invece i kiwi hanno ripreso il comando della flotta come al termine dei 13 atti preliminari, con 10 vittorie consecutive nel secondo girone. La regata finale con Oracle si è decisa nel primo lato di bolina: in partenza le barche sono appaiate, ma New Zealand vira sulla destra del campo di gara, beneficiando di un salto di vento in quella direzione. La tattica di Oracle è incomprensibile: la volpe Chris Dickson continua a navigare a sinistra, accentuando la separazione laterale tra le due barche (fino a 1300 metri). Barker, al primo incrocio, può gestire un vantaggio di quasi 300 metri, che tradotto al passaggio in boa significa la bellezza di 54 secondi. Da quel momento non c'è più storia per Dickson e compagni, che restano sempre lontanissimi dai neozelandesi.
Luna Rossa conferma il terzo posto in classifica con 35 punti, vincendo lo scontro con Desafío. Gli spagnoli, freschi di qualificazione, incappano nella terza sconfitta consecutiva, questa volta con Jesper Radich al timone al posto di Karol Jablonski. La partenza è un capolavoro di James Spithill, che butta Radich lontano dalla linea dello start, scattando con nove secondi d'anticipo sull'avversario. Desafío si merita pure una penalità al termine della bolina, perché tocca la boa con lo spinnaker. Le altre barche italiane si congedano dalla Vuitton Cup con due vittorie: Mascalzone supera gli svedesi di Victory, magra consolazione al sogno svanito delle semifinali, mentre +39 batte Team Germany e conferma la crescita dei suoi velisti. Infine Shosholoza, primo team africano in Coppa America, sconfigge Areva e chiude al settimo posto dietro Mascalzone.
9 maggio 2007